Calcio Napoli 1926
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Supercoppa all’Inter, Milan evanescente. Ma a perdere, qui, è il calcio italiano

supercoppa
Perché non giocarla a Milano?

Emanuela Castelli

Supercoppa italiana...ma di che? Milan e Inter si affrontano nella lontanissima Riyad. Tanti vuoti in uno stadio enorme e comunque gremito (circa 50.000 le presenze), ma freddo, esanime. Perché? Perché giocare una Supercoppa italiana laggiù? Perché poter contare su soli 400 tifosi italiani o poco più? La logica del guadagno sta mangiando il mondo del calcio italiano.

Supercoppa italiana...ma italiana cosa?

inter milan
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Ne parla oggi Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Sarà perché veniamo da un Mondiale in Qatar, ma ho rimpianto per un’ora e mezza San Siro trovando oltremodo intollerabile la scelta di Riyad e i suoi vuoti, la passione indotta. Spettatori italiani, 400. Forse 450. Avanti così: continuiamo a svendere l’anima, quel poco che è rimasta. Il prezzo? Modico: 7 milioni e mezzo. Non riusciamo nemmeno a monetizzare al meglio certe occasioni: per partecipare - sempre a Riyad - al quadrangolare di Supercoppa di Spagna, il solo Real Madrid di milioni ne ha incassati 10. Ma non è questo il punto. Per la dodicesima volta la finale del supertrofeo nazionale si è disputata all’estero: Stati Uniti, Libia, Cina, Qatar e Arabia le sedi (in passato i francesi si sono presentati persino in Gabon). E ogni volta abbiamo protestato inutilmente dopo aver osservato all’interno dello stadio tifosi, che tifosi non sono, interessati alla partita come potremmo esserlo noi assistendo a un film uzbeko in lingua originale e, per dovere, fingendo entusiasmo.  Anche il presidente della Federcalcio Gravina ha manifestato il proprio disappunto per la soluzione estera affermando che «è triste la Supercoppa Italiana con pochi tifosi italiani». Inter-Milan a San Siro, il teatro naturale, avrebbe superato le 75mila presenze facendo incassare parecchi milioni. La risposta del presidente della Lega Casini, che mi dicono irritato ma non ci credo, è stata la seguente: «Si è già giocato all’estero». Appunto: è ora di tornare indietro del tutto per provare ad andare avanti e valorizzare realmente i nostri eventi, visto che il risultato promozionale per la Serie A fuori dai confini è stato fin qui pari allo zero".