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Stadio Maradona, arriva la Uefa a Napoli: il Comune cambia il piano – Il Mattino

Sara Ghezzi
La questione legata all'impianto di Fuorigrotta continua ad essere al centro dell'attenzione

La questione Stadio Maradona continua a tener banco in vista di Euro 2032. Come rivela l'edizione odierna de Il Mattino, la Uefa è attesa in città per discutere il piano per il restyling. A seguire un estratto dell'articolo.

La Uefa arriva a Napoli per lo Stadio Maradona

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"È corsa contro il tempo: il 25 ci sarà il vertice tra Comune e gli emissari della Uefa e della Figc sull'ammodernamento dello stadio Maradona in funzione di Euro 2032. Invitata al vertice anche la SSC Napoli di patron Aurelio De Laurentiis. E se Napoli vuole entrare nel ristretto novero delle città che ospiteranno le gare della kermesse calcistica continentale, il Comune proprietario dell'impianto, dovrà necessariamente mettere mano alla struttura vale a dire ammodernarla e rifunzionalizzarla per soddisfare gli standard Uefa. Il Comune guidato dal sindaco Gaetano Manfredi - con l'assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza - ha prodotto un master plan sulla riqualificazione del Maradona e sulla riapertura del terzo anello. Ma non basta. La Uefa ha inviato a Palazzo San Giacomo le nuove linee guida varate il primo giugno. Cioè dopo il varo del progetto di Palazzo san Giacomo. E sulla scorta dei nuovi standard - capienza, accessibilità, sostenibilità ambientale e le infrastrutture interne come i parcheggi - che si gioca la partita. Dunque deve cambiare il master plan, va adeguato di qui la corsa contro il tempo per presentare un progetto che soddisfi i nuovi requisiti. Non un lavoro impossibile il cambio del master plan, ma serve aggiornarlo e in fretta perché la sostenibilità dell'impianto fa punteggio. E visto che l'Italia ha già tre delle cinque caselle piene si tratta di Roma, Milano e Torino - giova ricordare che Euro 2032 è organizzato in condominio con la Turchia - Napoli se la deve giocare con altre piazze importanti come Bologna, Firenze, Bari, Genova e Cagliari per le altre due posizioni utili".

Il Comune cambia piano

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"È fondamentale presentare un progetto di fattibilità che guardi anche alla sostenibilità: «Il proprietario e il gestore dello stadio - si legge nelle nuove linee guida - devono compiere ogni ragionevole sforzo per garantire che l'infrastruttura dello stadio soddisfi i più elevati standard di sostenibilità possibili. In particolare, si incoraggiano gli sforzi per ottimizzare il consumo di energia e acqua e la gestione dei rifiuti». Sono addirittura previsti test di blackout e dei sistemi di backup. Quanto a capienza Il Maradona è nella prima fascia dove si parte da 50mila a salire un requisito che l'impianto di Fuorigrotta ha perché arriva a 55mila posti. Ma per restare in prima fascia sotto il profilo della sostenibilità il Maradona dovrà dotarsi di pannelli solari per creare energia pulita che potrebbe essere collocati sulla copertura, il riciclo dell'acqua e quello dei rifiuti. In generale quindi il Maradona a oggi è lontano dal soddisfare tutti gli standard richiesti. Curiosamente - ma non troppo - sono molte le attenzioni nelle linee guida che riguardano i cosiddetti posti delle persone di riguardo: «I posti Vip devono essere coperti e posizionati il più vicino possibile alla linea di metà campo. Gli stadi devono essere dotati di un'area ospitalità dedicata agli ospiti Vip, con accesso diretto da e per i posti Vip. Le aree ospitalità e gli skybox devono essere completamente accessibili alle persone su sedia a rotelle». I posti dedicati ai Vip devono essere almeno 225. Mentre per i sediolini si prospetta un novo cambio al Maradona in caso di lavori: devono essere reclinabili e con la seduta che si ritrae in modo che in caso di emergenza la via di fuga è più spaziosa".

I requisiti della Uefa per Euro20232

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"«Uno dei compiti più importanti quando si progetta uno stadio per un evento è garantire che questo diventi un impianto utile e di valore per la comunità locale». Questo uno dei dogmi più che un requisito richiesto dalla Uefa. «La struttura dovrebbe essere concepita come uno spazio multifunzionale, aperto sette giorni su sette, con servizi interni ed esterni, per attrarre visitatori anche in assenza di eventi sportivi». E questo perché la ricaduta economica deve riguardare non solo l'utilizzatore dell'impianto. E questo significa «includere aree interne allo stadio destinate a ristoranti, negozi e attrazioni per i tifosi, prevedere aree pedonali nella zona esterna allo stadio assicurare un solido collegamento mediante i mezzi di trasporto pubblici e parcheggi nel raggio di due chilometri». Tra i requisiti è inserito quello di «rispettare determinati parametri per la visuale del campo». Che significa avvicinare il più possibile gli spalti al campo. Tema molto caro alla Società che al riguardi ha avuto dal Comune ampie aperture. Oggi il tema della collaborazione tra Comune e Ssc Napoli è uno dei nodi da sciogliere. Rifunzionalizzare l'x San Paolo costa e molto. La Uefa ha indicato come soluzione migliore quella di ristrutturare i vecchi impianti ed è il caso della struttura di Fuorigrotta. Chi metterà dunque i soldi? Per saperne di più non si dovrà aspettare molto ma solo il tempo della conversione in legge del Decreto sport. Dove è previsto il Commissariato per gli stadi e tutti gli incentivi per eventuali investitori pubblici e privati".