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rassegna

Bilancio Napoli, mai così male nell’era ADL: urge contenimento costi – GdS

(Getty Images)

Pesa parecchio la mancata qualificazione in Champions League

Giuseppe Canetti

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto della situazione riguardo la situazione economica della SSC Napoli. Di seguito l'analisi.

L'analisi

 (Getty Images)

Ecco quanto scritto sulla Rosea:

"Il Napoli si è presentato dinnanzi alla sfida pandemica con un prospetto economico-finanziario tra i più virtuosi del calcio italiano. Al 30 giugno 2020 patrimonio netto di 126 milioni, liquidità di 124 milioni e zero debiti bancari. Ma De Laurentiis ha sempre imposto al club una gestione autarchica, senza dover ricorrere all’apporto dell’azionista che, dopo i 16 milioni versati nei primi anni in C, non ha più messo mani al portafoglio. E non ha intenzione di farlo adesso. Anche perché il Covid ha presentato il conto pure per le sue attività extra-calcistiche, cinema in primis. Nel 2020 la perdita di 35 milioni della holding Filmauro derivava per 19 milioni dal Napoli, per 5 dal Bari e per 12 dal resto delle partecipazioni. Quindi il Napoli, anche al tempo del coronavirus, dovrà continuare a camminare sulle sue gambe. Così si spiega il diktat presidenziale. Nel corso degli ultimi anni le spese sportive sono via via lievitate, fino a raggiungere nel 2019-20 quota 259 milioni (141 stipendi e 118 ammortamenti) a fronte di 179 milioni di ricavi caratteristici: nell’ultimo bilancio approvato è emerso un deficit di 19 milioni nonostante i 96 di plusvalenze e i 61 della Champions. E gli ingaggi sono ulteriormente cresciuti nel 2020-21, contestualmente al crollo del fatturato a causa degli stadi chiusi: in attesa dell’approvazione del bilancio, le nostre stime propendono per un rosso superiore ai 50 milioni al 30 giugno 2021, di gran lunga la peggiore performance economica del club azzurro sotto l’attuale presidenza. La stagione che sta cominciando sarà la seconda di fila senza i ricchi premi della principale competizione europea. Danni pesanti che, uniti al Covid, rendono urgente il contenimento dei costi".