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Verso Verona-Napoli: i dubbi di Spalletti intorno ad una rosa da inventare

spalletti
Le ultime di formazione in vista del debutto degli azzurri in Serie A con i gialloblu

Edoardo Riccio

Sì, è vero. Il calciomercato non si è ancora concluso, ma il debutto in Serie A è ormai alle porte, sebbene alcune squadre italiane siano ancora dei cantieri aperti. Anche il Napoli sta assemblando gli ultimi pezzi per completare la rosa in vista della prossima stagione. Per lo scontro alla prima giornata con il Verona, Spalletti, infatti, ha ancora numerosi dubbi di formazione, come evidenziato dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport.

Verona-Napoli, quanti dubbi per Spalletti: cosa si inventerà il tecnico?

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Di seguito le parole riportate dal noto quotidiano italiano:

Vai a capire, adesso, cosa ronza nella testa di chi è dentro ad un interrogativo gigantesco almeno quanto un campo di calcio: un allenatore, in certi casi, è costretto ad inventarsi altro, ad essere, ad esempio, anche un po’ psicologo, e mentre il pallone sta per essere sistemato al centro del campo, i pensieri più scomposti restano avvolti nel mistero. Alex Meret l’ha avvertito il clima di sfiducia che c’è intorno alla sua figura, altrimenti non sarebbe arrivato Sirigu e non sarebbero rimaste, all’orizzonte, le sagome di Navas (35) e di Kepa (quasi 28): il suo destino è legato all’evoluzione di quelle trattative che proseguono in parallelo e per Verona, Spalletti dovrà pur decidere cosa inventarsi. 

Quando il «Bentegodi» è ancora discretamente lontano, si può pensare che Politano abbia qualche possibilità. La preoccupazione resta però almeno la tabella di avvicinamento alla partita induce a crederci, perché un «personalizzato in campo» diventa un’apertura. Il resto sembra scritto: debutta Kim al fianco di Rrahmani, Olivera resta alle spalle di Mario Rui, quindi in panchina, e la linea difensiva, con Di Lorenzo a destra che se ne andrà in giro con la fascia di capitano è fatta; in mezzo, l’affidabilità di Lobotka e di Anguissa non viene messa in dubbio, avranno solo da scoprire, come chiunque, chi sia il terzo, con Zielunski che sembra destinato a far loro compagnia; e davanti, con Osimhen che è il faro dell’attacco, ci andranno Lozano da una parte e Kvaratskhelia dall’altra, sono rapidi, capaci di garantire superiorità numerica, di fondere le loro naturali caratteristiche con quelle del nigeriano, al quale dovranno non far avvertire lo stato di isolamento.

Gli occhi saranno soprattutto puntati su Kvara, che ha riempito l’estate delle amichevoli con scatti carichi di speranze: ma prima, andrà letta la formazione iniziale per capire come se la passano sia Meret che Fabian Ruiz, cosa potrà essere di entrambi. Si gioca una partita al «Bentegodi» e un’altra in prospettiva".