Il tatuatore Valentino Russo ha rilasciato un'intervista ai taccuini di Repubblica
Valentino Russo, tatuatore, ha rilasciato un'intervista ai taccuini di Repubblica, raccontando un retroscena sul tatuaggio del terzo scudetto del Napoli per Luciano Spalletti.
Spalletti, il tatuatore racconta un retroscena sul tatuaggio dello scudetto
—
"I tatuaggi servono spesso per rivivere i momenti speciali della propria vita. Luciano Spalletti voleva essere accompagnato ogni giorno dal ricordo indelebile dello scudetto vinto con il Napoli e per questo si rivolse a me. Era sicurissimo di quello che stava facendo e sono convinto che non se ne sia mai pentito".
Racconti come andò, Valentino Russo.
"Sono toscano, amico di Giovanni Di Lorenzo. Fu lui a mettermi in contatto con il mister, sapendo che ho uno studio in provincia di Napoli: l'Art Gallery. Tanti big del calcio vengono da me, ma di Spalletti ho un ricordo speciale. Teneva tantissimo a quel tatuaggio, mentre glielo facevo mi osservò attentamente, sembrava un test".
Venne da lei con le idee già chiare?
"Voleva tatuarsi solo la lettera "N" stilizzata del Napoli sull'avambraccio sinistro, io gli consigliai di aggiungere lo scudetto con il numero 3 e Spalletti ne fu subito entusiasta. Ci vollero due ore per completare il lavoro. Parlammo tanto, mi colpì per la sua umiltà, insolita nel mondo del calcio".