Ci sono momenti in cui mantenere la calma è davvero difficile. Come è successo a Luciano Spalletti nella sfida di mercoledì sera contro il Sassuolo . Infatti quando l'arbitro ha fischiato un calcio di punizione a favore dei neroverdi non vedendo un fallo su Rrahmani il mister ha protestato facendosi sentire. Il tecnico è stato punito con un'espulsione, ma il danno maggiore per lui sono le due giornate di squalifiche che lo costringeranno a star lontano dalla panchina contro Atalanta e Empoli.
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Spalletti non ci sta, la sua reazione alla notizia della squalifica
Il retroscena sulla reazione di Luciano Spalletti alla notizia dei due giorni di squalifica
Spalletti non ci sta, la sua reazione alla notizia dei due turni di stop
Leggendo le motivazioni che hanno spinto il giudice sportivo a squalificare il tecnico azzurro qualcuno nel club ha storto il naso. In primis Spalletti stesso, che stando a quanto riporta l'edizione odierna de Il Mattinoè rimasto senza parole. Una stangata così non se l'aspettava, non la crede giusta. Per questo motivo ha chiesto al Napoli di procedere con il ricorso. E il club azzurro non ha perso tempo mandando immediatamente le carte al consulente legale che si occupa di queste situazioni, purtroppo però non c'è molto ottimismo. Ma Spalletti vuole raccontare la sua versione dei fatti perché leggere sulla nota ufficiale "recidivo" gli ha fatto troppo male. Paga ancora per l'espulsione ingiusta subita contro la Roma. Non gli va di passare per quello che insulta gli arbitri, perché non fa parte di lui. Sa di aver protestato per giusti motivi, perché il gol del pareggio del Sassuolo arriva da una punizione che non c'era e soprattutto sa di non aver esagerato nel farlo. Se ne parlerà la prossima settimana, intanto sabato sera contro l'Atalanta sarà costretto a vedere i suoi ragazzi dal cosiddetto dirigibile con grande delusione.
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