Roberto Maida, sulle colonne dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, analizza il percorso - spesso controverso - di Luciano Spalletti
rassegna
Spalletti, quest’anno è la grande occasione anche per lui – CdS
Spalletti, dalla contestazione del passato a genio della squadra più bella d'Europa: è la grande occasione anche per lui
Stagione importante, quella cominciata da appena due mesi, anche per Luciano Spalletti. Così Maida questa mattina: "Nella sua carriera è spesso stato divisivo, adorato oppure detestato, perché ha preso decisioni forti. Temerarie, quasi. Nella Roma, nell’Inter, nel Napoli. Gestire il tramonto di tre capitani era obiettivamente difficile. Eppure lui se ne è fatto carico, accettando i rischi. E i fischi. Oggi Spalletti è il genio della squadra più bella d’Europa, che riduce in due anni gli stipendi da 130 a 70 milioni e però domina a colpi di gol il girone di Champions League. Il trionfo delle idee. L’allenatore che insegna, accende, discute, travolge si sta intrufolando nella sala vip dei colleghi più vincenti e celebrati, con la sfida più ambiziosa: scrollarsi di dosso l’etichetta di incompiuto, di professionista bravo ma non bravissimo, quello che viene sempre giudicato da 7 ma mai da 9. Ci sono riusciti già Ancelotti e Pioli, per fare due esempi, perché non dovrebbe succedere a Spalletti?". Quest'anno rappresenta la grande occasione anche per lui: c'è andato sempre troppo vicino, al tricolore. Ne ha sentito l'odore, per poi vederlo fuggire via, sfumare, dissolversi davanti ai propri occhi. Quest'anno vorrebbe scrivere un altro finale: farlo con i giovani sarebbe una delle sue più grandi (ri)vincite.
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