L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport si sofferma sull'ottimo lavoro svolto da Luciano Spalletti alla guida del Napoli. Di seguito quanto scritto sul quotidiano.
rassegna
CdS esalta Spalletti: “Ha inciso immediatamente, liberando l’ambiente da vittimismo e allusioni gravi”
Il quotidiano si sofferma sul capolavoro del tecnico di Certaldo in questi primi mesi all'ombra del Vesuvio
Spalletti e la missione di rilanciare il Napoli
Ecco l'analisi de Il Corriere dello Sport:
"Mentre Napoli si stava ancora flagellando per aver visto la Champions League evaporare così, quasi non ci fosse un perché in quelle nove sconfitte e nei cinque pareggi precedenti al Verona, Luciano Spalletti non aveva (probabilmente) ancora percezione del lavoro che l’aspettava. Con il mercato all’orizzonte, e il timore di doversi incatenare, la sua idea originaria sembrava fosse recintata nelle diagonali di passaggio. Nelle coperture preventive, nei tagli e nelle sovrapposizioni. In un calcio da costruire ma aspettando che non accadesse niente, che restasse a sua disposizione quel Napoli lì, del quale era incantato. E invece, e l’avrebbe scoperto solo successivamente, la missione principale si nascondeva nel vittimismo a tanto al chilo di chi, il 23 maggio, dinnanzi al televisore, dimentico degli otto mesi precedenti, s’era messo a sospettare di congiure, rimanendo prigioniero di fantasmi. Le parole possono essere come pietre o può portarle via il vento. Dipende dal livello comunicativo, però Spalletti ha inciso, e immediatamente. Dialetticamente, ha provveduto a liberare l’aria di gratuite (ma pure gravi) allusioni e quando il Napoli ancora non era fatto, aspettando pure Anguissa, ha rifatto Napoli".
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