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Benitez: “A Napoli in atto un cambio radicale come al mio arrivo, occorre tempo per crescere”

Benitez
Le dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport dell'ex tecnico azzurro

Edoardo Riccio

È così. A Napoli è in corso una rivoluzione. Non come quella di Masaniello avviata nel 1647, ma le ripercussioni potrebbe essere le medesime. Ed anche una vecchia conoscenza del calcio italiano, Rafa Benitez, ha preso atto di questo scenario, illustrando delle similitudini con il suo periodo in azzurro.

Benitez: "Spalletti? È un ottimo tecnico, riuscirà a svolgere un buon operato"

spalletti

Di seguito le dichiarazioni dell'ex tecnico partenopeo ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:

"Chi sono le favorite per lo scudetto? Inter e Juve, ma sarebbe poco rispettoso non considerare il Milan dopo lo scudetto. Mi farebbe piacere poi che nella lotta al vertice rientrasse il Napoli, ammesso che le cessioni non ne condizionino eccessivamente il rendimento".

Sul mercato delle squadre italiane

"Tutte le squadre di prima fascia finora hanno puntato sulla qualità. Ma è ancora presto, nelle ultime settimane possono esserci movimenti che spesso si rivelano determinanti".

Sugli addii di Insigne, Koulibaly e Mertens

"Anche al mio arrivo nel 2013 ci fu un cambio radicale: dentro Higuain, Reina, Albiol, Callejon oltre a Dries e Kalidou. Ma soprattutto avvenne una crescita in termini di mentalità e ambizioni".

Sulla rivoluzione in atto

"Adesso tutti i calciatori prima citati non ci sono più, servirà sicuramente un po’ di tempo. Spalletti però è un ottimo tecnico e sono sicuro che riuscirà a fare un buon lavoro anche con i nuovi innesti, lo spero davvero"

Sugli obiettivi stagionali della Roma dopo i colpi Dybala e Wijnaldum 

"Sono due grandi acquisti: calciatori dinamici e di qualità, che completano una squadra già ben attrezzata, alzandone il livello. Bisogna aggiungere anche la Roma nel discorso per lo scudetto, sia per i giocatori che ha ingaggiato sia per la storia di Mourinho. Credo che adesso abbia l’obbligo, piacevole dal mio punto di vista, di lottare per la vittoria finale".

Sul gap del calcio italiano con l'Europa

"La questione non è prettamente tecnica. A livello di infrastrutture, ad esempio, Premier e Bundesliga sono obiettivamente più avanti di tutti. Poi in Inghilterra c’è anche un vantaggio deciso in termini economici, perché ogni club ha enormi poteri di investimento sul mercato".