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calcionapoli1926 rassegna Spalletti-Juve, buona la prima: a Cremona uno spot per gli allenatori – CdS

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Spalletti-Juve, buona la prima: a Cremona uno spot per gli allenatori – CdS

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L'avventura in bianconero dell'ex tecnico del Napoli è cominciata con una vittoria che ha già palesato alcuni spunti significativi
Bruno Stampa

E' cominciata con il piede giusto l'esperienza di Luciano Spalletti alla guida della Juventus. L'ex tecnico del Napoli, alla prima in bianconero, si è imposto di misura (1-2) in casa della Cremonese con un bel po' di spunti tattici, come l'inserimento di Kostic - con tanto di gol - dal primo minuto e un ruolo inedito per Koopmeiners. Ne ha parlato così il Corriere dello Sport.

Spalletti, sarebbe stato un peccato se le sue braccia fossero state rapite dall’agricoltura - CdS

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"Cremonese-Juventus è stato uno spot per il mestiere di allenatore. È bastata la lettura delle formazioni per capire che nella Juventus più di qualcosa era cambiato. A Cremona Luciano Spalletti ci ha ricordato quel verso di “Rimmel” di Francesco De Gregori: “fossi stato un po’ più giovane, l’avrei distrutto con la fantasia”. Lui la fantasia e la competenza le ha esibite anche a 66 anni. Koopmeiners braccetto di sinistra, una versione contemporanea e leggermente defilata dell’antico centromediano metodista, è una di quelle chicche che finiranno nelle dispense di Coverciano (e non solo). In un colpo solo, l’ex ct ha regalato una seconda vita calcistica all’olandese che era ormai stato relegato a oggetto misterioso conclamato, e ha restituito fiducia e speranza ai tifosi e soprattutto agli azionisti juventini. Per la serie “non tutti i soldi sono perduti. Una mossa che aveva anticipato in conferenza stampa quando aveva colpito con quella frase: “è un mediano mezz’ala, nella sua carriera ha già giocato in difesa”. Lo ha arretrato di una trentina di metri: facile a dirsi dopo aver vinto 2-1 e dominato per buona parte della partita. Segno che Spalletti la Juventus la stava studiando da un bel po’. Ma non è stato solo Koop. Kostic di nuovo titolare dopo settimane di panchina è stata la conferma che dietro la formazione di Juventus-Udinese, firmata Brambilla, c’era sempre lui: il signor Luciano. Che avrà pure fallito da ct della Nazionale, ma che ha il calcio nel sangue, tra le dita, nelle pieghe dell’anima. Sarebbe stato un vero peccato se le sue braccia fossero stato rapite per sempre dall’agricoltura".