Con la conferenza di ieri è iniziata ufficialmente l'era Spalletti a Napoli. Il tecnico ex Inter e Roma ha dato spunti interessanti e si è mostrato molto vicino ai colori azzurri, e molto concentrato sul voler trasmettere ai calciatori l'importanza di rappresentare una città come Napoli. In tanti sono intervenuti a commentare le sue parole nella serata di ieri e poi questa mattina, tra cui il noto giornalista Antonio Corbo, editorialista per La Repubblica.
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Corbo: “Spalletti allenatore vero, ma deve star attento”
A Radio Marte nel corso della trasmissione "Marte Sport Live" è intervenuto Antonio Corbo, noto giornalista sportivo.
Corbo: "Spalletti si è dimostrato un allenatore vero"
A Radio Marte nel corso della trasmissione "Marte Sport Live" è intervenuto Antonio Corbo, giornalista:
Su Spalletti
"Spalletti si è confermato allenatore vero. Con l'ansia di dimostrarlo di nuovo, perché negli ultimi tempi lui non ha avuto molta fortuna a causa di un modo di porsi e di intervenire nelle vicende della società. Lui va a Roma, non si capisce bene che posizione prenda su Totti ma si pensa che lui abbia voluto farlo fuori, la serie su Totti ha confermato questa cosa. All'Inter si trova con Perisic e Icardi che litigano in spogliatoio e ne esce con difficoltà. La sua convinzione di essere bravo con le parole lo spinge a inserirsi in alcune vicende che riguardano la società. Rischia di essere questo anche con Insigne, anche se ieri si è mantenuto nei limiti. Ha detto che deve entrare nella storia della città ma qui ci sono in ballo interessi personali ed economici. Lui non deve entrarci ma si è tenuto sulla soglia. Deve stare attento però a non prendere troppo le parti del presidente, perché può nuocere a lui e a De Laurentiis".
Sulla conferenza
"Ha chiesto chi fosse il giornalista più cattivo? Era solo un modo di sembrare simpatico e disinvolto. I giornalisti rischiano di sembrare o cattivi o banali, dipende dalle circostanze. Dice bene De Laurentiis quando pensa di avere un credito nei confronti dei giocatori e di voler tagliare gli ingaggi. E dice bene Spalletti perché lui era stato già preso dal Napoli a gennaio: pensava e meritava di tornare con la Champions League, il danno l'ha avuto. Presidente e allenatore ricordano ai giocatori che, prima ancora di rivendicare le loro pretese, devono ricordare di non aver onorato sempre gli impegni".
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