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rassegna

Spalletti, scaccia fantasmi del Napoli: al Maradona torna lo spauracchio Verona

Domenico D'Ausilio

L’Acchiappafantasmi è una delle attività collaterali di Spalletti da quando è arrivato al Napoli, a causa del pari col Verona a maggio scorso

"Mai incrociare i flussi. Sarebbe male". È una delle frasi celebri dei Ghostbusters, film di grande successo negli Anni Ottanta. Una frase che probabilmente anche Luciano Spalletti mutuerebbe nella sua filosofia di lavoro. Già perché l’Acchiappafantasmi è una delle attività collaterali del tecnico toscano da quando è arrivato al Napoli. In particolare sin dal primo giorno del ritiro in Trentino, Val di Sole. Perché i tifosi gli hanno sempre chiesto cosa fosse successo quel 23 maggio. Quello della notte in cui un pareggio col Verona, 1-1, cancellò il posto in Champions all’allora squadra di Gattuso, praticamente con gli stessi uomini oggi protagonisti, a parte Juan Jesus e Anguissa. Lo riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Spalletti lo scaccia fantasmi del Napoli

Tanto che alla prima uscita pubblica in luglio, sulla piazza di Dimaro, Spalletti in maniera convincente e stentorea rispose ai tifosi sul tormentone Verona: "Qui bisogna voltare pagina e cominciare a guardare avanti. Parlare del tempo perso è ulteriore tempo perso". Concetto ribadito più volte. L’ultima alla vigilia della sfida col Torino, guidato da quell’Ivan Juric che in maggio allenava proprio il Verona. Il Torino è stato battuto, come altri 11 avversari. Perché il Napoli è la squadra che vince di più fra le italiane (12 partite su 15) e nei maggiori campionati europei solo il Bayern Monaco ha fatto meglio della banda Spalletti. Questo significa che con il lavoro, lo sforzo di far gruppo, e i conseguenti risultati il Napoli appare “guarito ”dai suoi antichi mali, evidenziati con diverse guide tecniche.