Non è la prima volta che accade, ma quest'estate i club hanno superato ogni aspettativa: in Serie A, la maggior parte delle proprietà ha effettuato un cambio di allenatore in vista della nuova stagione ormai alle porte, tanto che tra le prime nove dell'ultimo campionato soltanto due squadre non hanno stravolto la propria guida tecnica, ossia il Napoli Campione d'Italia e il Bologna, vincitore della Coppa Italia con Vincenzo Italiano in panchina. Queste due squadre hanno quindi un potenziale vantaggio da sfruttare, quello di ripartire da due allenatori che hanno fatto molto bene al loro primo anno e ormai conoscono i rispettivi ambienti. Su questo, si è concentrato il Corriere dello Sport, nella sua edizione odierna.

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Serie A, che rivoluzione sulle panchine! Napoli e Bologna avranno un vantaggio – CdS
Conte e Italiano unici superstiti fra gli allenatori delle prime 9, solo se vinci mantieni il lavoro - CdS
—“«Caro mister, resti solo se vinci». Questo è il messaggio che si può leggere dal nuovo ribaltone delle panchine per la stagione 2025-26. Rispetto all’inizio del campionato scorso, delle prime nove squadre solo due hanno confermato l’allenatore, il Napoli con Conte e il Bologna con Italiano, il primo con lo scudetto sul petto, il secondo con la coccarda della Coppa Italia. Curiosamente, ma fino a un certo punto, anche per l’anno precedente valeva lo stesso messaggio: delle squadre di vertice soltanto l’Inter con Inzaghi e l’Atalanta con Gasperini non avevano cambiato, Simone doveva difendere lo scudetto e Gasp aveva appena conquistato l’Europa League. Unica eccezione Allegri, vincitore della Coppa Italia con la Juventus: era già pronto Thiago Motta. Intanto sono tornati un po’ di scudetti, otto per la precisione, i sei di Allegri e quelli di Sarri e Pioli, a cui vanno aggiunti i cinque di Conte, la Serie A ha perso solo lo scudetto di Simone Inzaghi. Questo è il lato dell’esperienza, con centinaia di panchine alle spalle, compreso Gasperini. […] Il Napoli resterà se stesso anche se l’arrivo di De Bruyne fa immaginare un salto di qualità. Ma il calcio di Conte è basato sulla concretezza, sull’organizzazione e sulla forza mentale, sotto questi aspetti i campioni d’Italia non cambieranno una virgola. Forse lo stesso accadrà all’Atalanta, con l’arrivo di Juric, allievo prediletto di Gasperini. Dalle altre parti il confronto sarà acceso, confronto interno ed esterno. Pensando al gioco, non sarà difficile per Allegri dare un’identità al Milan […] Anche a Firenze vedranno qualcosa di diverso. Palladino, che aveva avuto la fantastica intuizione di Kean, puntava tutto sul suo centravanti (palla lunga per il bomber che, dagli 0 gol della stagione precedente, è arrivato ai 25 della stagione fiorentina), Pioli si orienterà di più sulla tecnica, visto anche come Pradè sta attrezzando la squadra, con l’acquisto e la conferma di giocatori dai piedi buoni”.
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