La Serie A narra una storia fatta di tante gioie per il Nord Italia e poche, pochissime, per il Sud. Quest'anno, si sta scrivendo un capitolo nuovo, sorprendente per certi versi, disarmante per chi quella storia la possiede da sempre. Napoli, Lazio e Roma sono ai primi tre posti in classifica, sciorinando un calcio di personalità, riconoscibile, dove la mano dei propri allenatori è ben visibile.
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Serie A, la rivincita del Sud: Napoli, Lazio e Roma alla conquista della storia
Il Sud alla conquista della Serie A
—Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "C’è solo tanto bel calcio in questo “Mezzogiorno di fuoco” al comando della Serie A. A partire dall’incredibile Napoli di Luciano Spalletti, il vero Gary Cooper di questo film a tre colori (il verde, il bianco e il rosso) che alle pendici del Vesuvio attendevano di ammirare da 33 anni, passando per la Lazio di Maurizio Sarri, che ha scoperto il piacere della solidità senza mai snaturare la sua idea offensiva e la ricerca scientifica dello spettacolo, fino ad arrivare alla Roma di Mou, una squadra che pare fatta di ferro e corazza, in grado di attutire i colpi con una naturalezza disarmante restituendo bordate letali alle sue avversarie. Il Centro-Sud s’è preso la scena, come non era mai accaduto nella storia della Serie A. Prima, seconda e terza tutte appartenenti a quelle zone che la geografia del nostro calcio ha sempre relegato a ruoli subalterni tranne in rare eccezioni (7 scudetti in tre, probabilmente 8 tra qualche settimana...), mentre le nobili Juve, Inter e Milan si trovano fuori dal podio del campionato alla 29ª di campionato, cioè quando mancano appena 9 giornate al traguardo (...) Ottantuno anni fa, di questi tempi, la classifica era guidata dalla Roma (campione d’Italia quell’anno), davanti a Torino e Venezia. E quindi, anche in un epoca calcistica che ha poco in comune con quella attuale, c’era una sola squadra del Centro-Sud a battagliare con il Nord. Stavolta l’élite del pallone tricolore è in un raggio strettissimo di appena 240 km, con due sole città (e non sono Torino e Milano...) a indicare la rotta. Sembra una rivoluzione, è semplicemente la realtà. Da Roma a Napoli, dall’Olimpico al Maradona, lungo l’autostrada del Sole, si corre su e giù a tutta velocità senza lasciare per strada le difese. Nelle retrovie c’è la vera forza di tutte e tre le compagini. Napoli, Lazio e Roma hanno in comune quel Dna profondamente italiano, perché per stare lassù - come insegna la storia - ci vuole soprattutto la capacità di parare i colpi altrui. Ventuno i gol subiti da Meret, altri venti da Provedel (la Lazio è la seconda miglior difesa dei campionati top d’Europa dopo il Barcellona), ventisei quelli incassati da Rui Patricio. Tre guardiani a difesa di altrettante fortezze. Il totale dei gol subiti da Spalletti, Sarri e Mourinho fa 67. Le milanesi insieme hanno visto segnare le altre ben 69 volte (2 in più), mentre la formazione di Allegri ha preso 24 gol e avrebbe, sul campo, 59 punti. Il condizionale è d’obbligo e il 19 aprile capiremo se la giustizia sportiva è della stessa idea. ".
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