Non è il momento della nostalgia, ha dentro un bruciore di stomaco legato alle due sconfitte con Lecce e Genoa che non ha ancora superato. Vincere a Napoli è l'unico modo che ha la sua squadra per farsi perdonare questo inizio da incubo. I ricordi, quando mette piede qui, sono sempre gli stessi: tre anni favolosi che avrebbero potuto diventare anche cinque o sei se De Laurentiis avesse teso una mano. Invece, la mano che tese fu per girare pagina. Chissà quante volte se ne è pentito, nei mesi con Carletto e Ringhio".
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