Tra colpe e ripartenze: il Napoli si interroga, ma vede l’Europa. L’analisi

L'edizione odierna del Corriere dello Sport ha toccato un argomento molto caldo che a Napoli ultimamente si evita: di chi è la colpa di tutto ciò? Dalla società ai calciatori, il Napoli è in una zona di classifica che non gli spetta per colpa di qualcuno. Non si sa di preciso chi: soldi sono stati spesi in massa, forse male. Forse no. Bagaglio tattico e tecnico ce n'era, eppure il Napoli è laggiù.

Napoli, la stagione si può aggiustare. Ma perché si è arrivati a tanto?

Ultimamente gli azzurri si sono ripresi, nonostante con Gattuso non sia andata bene fin dall'inizio. Il Napoli inizia a giocare a calcio e a dare spettacolo. Proprio come un tempo. L'Europa è lì, ma non si vuole dire ad alta voce: quest'anno sono stati troppi i passi falsi e non c'è pericolo che qualcuno sbandieri obiettivi così lontani. Si pensa al Lecce com'è giusto che sia. Ma di rimando, dopo la partita di ieri, viene da pensare come sia stata gettata al vento questa stagione.

Esempio: non meritava molto di meglio questa stagione ancora aperta, per la quale tra luglio e gennaio il Napoli ha messo sul bancone del mercato 183 milioni e passa, più gli ingaggi di Ancelotti e il suo staff? Chi ha sbagliato? Prima o poi qualcuno dovrà pur spiegarlo. A meno che non ci pensi Gattuso a chiudere il libro degli errori e a riaprire, come sta facendo da tre partite a questa parte, quello delle speranze e delle ambizioni. Perché, incredibile ma vero, gli ultimi inciampi dell’Atalanta e della Roma e il successo sofferto del Napoli di ieri, riaprono i giochi per l’Europa. Per quale Europa? Eh, bella domanda. 

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