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Sacchi: “Dybala, Lautaro e Lukaku insieme? A calcio non si gioca con le figurine!”

dybala napoli
L'analisi di Sacchi sul mercato dell'Inter

Mattia Fele

Arrigo Sacchi ha rilasciato una lunga e bellissima intervista sulle colonne de la Gazzetta dello Sport. Focus del suo intervento le ultime notizie di calciomercato legate ad Inter, Juventus, Milan ed altre squadre di livello top nel nostro campionato. Poi il commento su Dybala...

Dybala verso l'Inter, il commento di Sacchi: "Non servono a nulla le figurine!"

paulo dybala

Di seguito, un estratto dell'intervento del noto ex tecnico alla Rosea, nello specifico riguardante i nerazzurri:

"Ho sempre pensato che le squadre non si fanno con le figurine. Ero al Real Madrid come direttore tecnico nel 2004-05, e mi chiesero di allenare. Sapete com’era composto l’attacco? Ve lo dico io: Beckham, Raul, Ronaldo, Zidane, Figo. In panchina, i primi due sostituti erano Morientes e Owen. Non era una squadra, era un film. Però mancava la trama. E allora io ringraziai il presidente, ma rifiutai. Per proteggere la difesa sarebbero stati necessari due mediani con i giubbotti antiproiettile. Le squadre hanno sempre bisogno di equilibrio".

Sul calcio moderno

"Nel calcio moderno sono necessari undici uomini sempre attivi, sia in fase offensiva sia in fase difensiva. Si devono muovere in continuazione, devono partecipare alla manovra, devono collaborare. Solo in questo modo si può pensare di recuperare velocemente il pallone, quando ce l’hanno gli avversari. Se si consegnano tre giocatori al nemico, significa che in fase difensiva siamo in otto anziché in undici: come si fa? Le squadre vivono di movimenti sincronizzati: è fondamentale lo spirito di sacrificio e sono fondamentali le caratteristiche fisiche dei giocatori. Io non credo, ma potrei sbagliarmi, che Lukaku, Lautaro e Dybala abbiano queste qualità".

Dunque, ipotesi infattibile?

"Per carità, io non boccio nulla. Se riescono a farli giocare assieme tutti e tre e a ottenere risultati, chapeau! Sarei contento per loro e anche per me che avrei imparato qualcosa di nuovo".