Ci racconta le sue telefonate con Conte?
«Lo chiamo spesso, l'altra sera dopo appena un'ora perché volevo dire quanto era stato bravo contro l'Inter. Nelle scelte iniziali, nel ritmo, nella voglia di voler comandare il gioco. È un onore avere un allenatore italiano come lui. Ed è normale che uno come Conte lo vogliano tutti. Poi i primi appunti sugli allenamenti li copiava da me. E mi chiedeva il permesso».
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