rassegna

CdS – Fabian Ruiz e Zielinski alla ribalta: 2020 da grandi? L’analisi

(Photo by Getty Images)

Prendi uno e rilanci tre. Perché il nuovo che avanza sarà – dovrebbe essere – Lobotka, ma dopo l’arrivo del centrocampista slovacco, uno più adatto e abituato a recitare da vertice basso, in posizione centrale, a ritornare in...

Alessandro Silvano Davidde

Prendi uno e rilanci tre. Perché il nuovo che avanza sarà - dovrebbe essere - Lobotka, ma dopo l’arrivo del centrocampista slovacco, uno più adatto e abituato a recitare da vertice basso, in posizione centrale, a ritornare in grande stile dovrà anche essere il vecchio. Gente di Napoli. Come riportato dal Corriere dello Sport, gente che al Napoli dovrà dare molto di più, soprattutto rispetto agli ultimi e difficili periodi, forte anche della possibilità di scrollarsi di dosso l’incombenza di compiti e di ruoli stretti come vestiti di taglie inferiori. E molto. I due esempi più lampanti? Fabian Ruiz e Piotr Zielinski.

Fabian Ruiz deve invertire la rotta

L’uomo sulla bocca delle grandi di Spagna. Il giocatore che a Madrid ogni giorno da un po’ riempie pagine e notiziari per l’interesse estremamente concreto del Real, e che a Barcellona seguono con altrettanta attenzione: come se strapparlo al Napoli fosse facile, di questi tempi. Ma tant’è. Certo è che il giovanotto andaluso, nella prima parte della stagione, ha viaggiato a ritmi decisamente inferiori rispetto alle proprie potenzialità: questione di ruolo, innanzitutto, abituato com’è a giostrare da mezzala destra. E sia con Carletto, sia con Gattuso nel secondo tempo con il Parma e poi con il Sassuolo, gli esperimenti da centrale sono andati maluccio.  

Zielinski alla ribalta

In quest’ottica l’arrivo di Lobotka dovrà dargli la scossa da un punto di vista tecnico-tattico: al resto, però, dovrà pensare lui. Un po’ quello che dovrà fare Zielinski, mezzala sinistra per vocazione che, insieme con la sofferenza tattica di agire da centrale con Ancelotti, abbina da sempre l’incapacità, per altro ammessa, di riuscire a imporsi definitivamente. Con quel talento, davvero enorme, è un gran peccato. Diverso il discorso relativo ad Allan, da un anno esatto al centro di un problema più che altro legato al mercato (adieu Psg) e al rinnovo (l’ultimo incontro, a ridosso del Genk, ha aperto spiragli positivi): lui il centrale l’ha fatto giusto un clic, ma più che il disagio personale e il disagio della squadra che bisogna evitare: un incontrista del genere, l’unico in dotazione, non va sprecato. E ben venga l’arrivo di Lobotka.