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PLZEN, CZECH REPUBLIC - NOVEMBER 14: Amir Rrahmani of the Kosovo in action during the UEFA Euro 2020 Qualifier between Czech Republic and Kosovo on November 14, 2019 at Doosan Arena in Plzen, Czech Republic. (Photo by Thomas Eisenhuth/Getty Images)
Nel corso della gara di ieri sera tra Romania e Kosovo di Rrahmani si è verificato un episodio sgradevole, motivo per il quale l'incontro è stato poi sospeso. Il match, valido per le qualificazioni agli Europei del 2024, ha subito lo stop da parte dell'arbitro quando dagli spalti i tifosi di casa hanno iniziato a inveire contro gli ospiti cantando cori come "Kosovo è la Serbia" ed esponendo anche striscioni che recitavano lo stesso.
Di seguito la ricostruzione evidenziata dall'edizione odierna de Il Mattino: "Caos e tensione a Bucarest dove la Uefa è stata costretta a sospendere per novanta minuti la gara tra Romania e Kosovo per i cori nazionalisti degli ultras di casa. I Balcani sono da sempre una polveriera. E Amir Rrahmani, con la sua nazionale di cui è orgogliosamente il capitano, diventa protagonista nella notte cupa per l'Europa. Nel corso della gara contro la nazionale rumena, il difensore del Napoli ha deciso di abbandonare il campo. Dalla curva, gli ultras rumeni, dopo aver fischiato l'inno ed aver inneggiato alla Serbia, hanno esposto uno striscione su cui scritto 'Kosovo è Serbia'. Dopo una lunga trattativa, la aprtita è stata poi interrotta.Un clima surreale, il quale, tuttavia, non era difficile da prevedere".
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