Rrahmani e Juan Jesus, rigenerati da Spalletti: hanno fatto dimenticare Manolas

L'edizione odierna del Corriere dello Sportsi sofferma sul Napoli di Luciano Spalletti. Una squadra nata e cresciuta seguendo un principio specifico: valorizzare al massimo le caratteristiche degli uomini, tipo Amir Rrahmani e Juan Jesus. Gli indizi, del resto, erano emersi chiaramente già dai primi giorni del ritiro di Dimaro, ma si sa come a volte vanno queste cose. L'idea è che un motivatore di altissimo livello come lui ci provi, provi a far sentire tutti centrali per il bene dello spogliatoio, ma poi i fatti hanno dimostrato in pratica tutta la teoria raccontata.

Rrahmani e Juan Jesus, rigenerati da Spalletti

Amir Rrahmani è uno che nella stagione precedente con Rino Gattuso aveva visto il campo per la prima volta il 3 gennaio per tre minuti a Cagliari, è diventato talmente importante e affidabile da far scivolare prima in panchina e poi nel cassetto dei ricordi un difensore del calibro di Kostas Manolas. Ceduto alla vigilia della partita con il Milan a San Siro senza un battito di ciglia. E tanto per restare in tema difensori, Juan Jesus: svincolato dalla Roma dopo stagioni di anonimato totale e accolto da queste parti con diffidenza estrema. Ma anche uno che nel corso della lunga assenza di Kalidou Koulibaly ha sfoderato prestazioni di assoluto livello, l'ultima domenica a Bergamo per la squalifica di Rrahmani, fino a guadagnare un rinnovo praticamente scontato.