Ronaldo, ex calciatore e proprietario del Valladolid, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul periodo al Milan con Carlo Ancelotti.
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Ronaldo: “Ancelotti un maestro, faceva finta di dire sempre sì a Berlusconi”
Ronaldo sul rapporto con Ancelotti al Milan
"Sono stato poco al Milan, però conservo grandi aneddoti: veniva nello spogliatoio a dirci come dovevamo tirare i calci d’angolo. Erano un po’ di partite che non segnavamo su corner e veniva lui a farci vedere come andavano tirati. Ancelotti, un maestro incredibile che sapeva sempre tutto, ci faceva ascoltare. Diceva “Sì, sì, sì”. Poi, quando usciva Berlusconi: “Torniamo alle nostre cose”".
Sulla possibilità di diventare allenatore
—"L’idea della panchina non mi ha mai attratto. Zero. Mi uccide. Perché hai la stessa routine di quando giocavi, ma lì almeno fai quello che devi fare e finisce lì. Come allenatore devi gestire 25 persone, giovani, “cabrones” che non vogliono fare altro che fotterti. No, impensabile. Però ammiro moltissimo la categoria, gli allenatori sono innamorati del calcio e sopportano cose che io non tollero".
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