I 6 gol di Osimhen hanno un peso, però sono stati decisivi a Frosinone, per stappare la vittoria con il Sassuolo, e poi si sono persi nella normalità dei successi larghi su Udinese e Lecce o nel rimpianto della sconfitta con la Fiorentina. Raspadori ha intuito l’urgenza, s’è tolto di dosso quelle etichette un po’ retrò e ha bruciato le partite a modo suo: a Berlino, in una serata piena di niente, dopo un cenno d’intesa con Kvara l’ha messa dentro di sinistro, fulminante; con il Milan è andato di talento, tiro a giro su punizione; e a Salerno, di mestiere, centravanti autentico, che ruba lo spazio all’avversario e poi sistema la rasoiata alla giugulare. Nell’album, va aggiunta la prodezza di Marassi, luce per uscire dal tunnel, girata al volo e scossa".
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