Raspadori segna, trascina, determina e l'ex Rettore della Federico II spiega perché non potrà mai essere rincalzo del nigeriano
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Raspadori rincalzo di Osimhen? Il prof. Trombetti risponde – Il Mattino
Giacomo Raspadori, prima o seconda punta non cambia, non sarà mai il rincalzo di Osimhen. Parola del prof. Guido Trombetti
Che giochi come prima o come seconda punta, che entri a partita in corso o dal primo minuto poco cambia. Raspadori è stato sempre determinante, sia con la casacca partenopea che con quella della Nazionale italiana. Su di lui fiumi di inchiostro da settimane: non c'è quotidiano o sito sportivo che non gli abbia dedicato aperture o fondi, ad incoronare il 22enne al centro del progetto tattico di Luciano Spalletti e di Roberto Mancini. Ma usciamo subito dall'equivoco: Giacomo non sarà mai rincalzo di Osimhen. A spiegarne i motivi sulle colonne dell'edizione odierna de Il Mattino, il prof, Guido Trombetti: "Chiariamo a priori che doti tecniche, agilità e velocità gli consentono sempre di ben figurare (in qualsiasi ruolo di attacco, ndr). Ma, a mio avviso, è nato punta centrale e tale resta. Non una prima punta di sfondamento ma di agilità. È adatto a concludere velocemente in area di rigore per la rapidità di movimento di cui è dotato (...) Certamente non sarà facile trattarlo da rincalzo di Oshimen. Facendolo intristire in panchina. D'altro canto il nigeriano salta molte partite tra le tante da giocare e quindi Raspadori avrà le sue occasioni per ben figurare (come d'altro canto è vero che anche Simeone è una risorsa). Ma poi siamo così sicuri che le gerarchie dei valori tra i tre attaccanti siano destinate a restare cristallizzate? Stiamo a vedere. Il campo è sempre il supremo giudice".
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