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Raspadori, brilla tra i millenials d’Europa: contro il Milan vuole confermarsi

Union Napoli raspadori
L'attaccante azzurro vuole prendersi il suo spazio giocando nella posizione di campo a lui più congeniale dove sta dimostrando di essere determinante
Sara Ghezzi

Attorno a Giacomo Raspadori si è creata una grande confusione riguardo il suo ruolo. Un talento che si adatta a far tutto, ma che sia a parole che sul campo dimostra di essere un centravanti, diverso da Osimhen, Simeone o dai colleghi millenials Haaland, Julian Alvarez o Bellingham, ma sicuramente anche lui determinante. I suoi numeri in Champions sono da urlo e sia contro il Verona che contro l'Union si è preso la scena insieme a Kvaratskhelia. Questa sera contro il Milan sarà ancora il suo turno e l'edizione odierna de il Corriere dello Sport gli ha dedicato un approfondimento. A seguire un estratto dell'articolo.

Raspadori, brilla tra i millenials d'Europa: contro il Milan la conferma nel suo ruolo

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"Quando Jack Raspadori, a Berlino, ha visto danzare Kvara sulla fascia sinistra, come un rabdomante è andato a al contro-movimento, s’è sfilato dalla marcatura e poi, boom, ha lasciato esplodere il sinistro, per togliersi pure la polvere dalle spalle. Quinto gol in Champions, e tra quelli nati dal 2000, la compagnia è prestigiosa, autorevole, da scambiarci due chiacchiere. 


Per un po', ci si è persi nelle etichette, e Raspadori, centravanti nell’anina, ha dovuto fronteggiare il venticello oltraggioso del “falso nueve”: sarà stato per il fisico o per quella tendenza a legare il gioco, ad uscire dalle linee, però l’equivoco è durato, “complice” la natura dominante di Osimhen, almeno fino a quando Jack non ha messo sul tavolo i propri pensieri. «Io gioco ovunque ma è lì che mi sento meglio». Non esterno di destra o di sinistra, perché chi ha due piedi del genere può industriarsi ovunque, e neppure da mezzala o da sotto punta: attaccante centrale, come si usa dire adesso, un autentico nove, che a Verona si è inventato un assist (per Politano) e che in Germania ha sistemato la vicenda, con l’aiuto di Kvara

 

Napoli-Milan ricomincia con Raspadori che fa il 9 con il suo 81, con Simeone che se ne sta in panchina, con gerarchie che in assenza di Osimhen sembrano riscritte dalla natura svolazzante di quest’attaccante che ondeggia tra i centrali, li tira fuori scalando, consente ai centrocampisti di provare irruzioni e semmai fa da sé, con quella intelligenza viva che gli appartiene da sempre, era un fanciullo quando se ne accorsero e stava diventando grande - estate 2022 - quando De Laurentiis ha investito 35 milioni di euro per convincere il Sassuolo a cederlo". 

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