Conte contro il Lecce è costretto dall'ennesima emergenza a ridisegnare il suo Napoli, finendo per puntare nuovamente sulla coppia d'attacco Raspadori-Lukaku, via di fuga utilizzata più volte nella seconda parte di una stagione che si è rivelata sorprendente ma complicata. Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:


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Raspadori-Lukaku, Conte si affida al tandem d’attacco contro il Lecce: l’analisi
"Volere, volare. E per continuare a sognare, non c’è altra strada del gol. Lecce è la salita più ripida nella strada che separa il Napoli dallo scudetto. Impensabile, forse, a inizio stagione. Eppure adesso l’obiettivo è lì. Ed è tutto nelle mani degli azzurri. Conte ha caricato la squadra a dovere ma è stato costretto ancora una volta a cambiare sistema e cercare nuove idee per ovviare all’emergenza. E allora si torna a giocare a due davanti, come nel mese più difficile della stagione. A febbraio, senza Kvara e con Neres finito ai box, Antonio rispolverò dalla panchina Giacomo Raspadori, uno di quelli che sembrava dover partire a gennaio e che invece si è rivelato poi il vero nuovo acquisto per l’attacco.
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E con Jack accanto, anche Romelu Lukaku aveva ritrovato rifornimenti e riferimenti. Perché nelle notti più complicate, Romelu è quasi sempre salito sul ring da solo, a lottare corpo a corpo contro i centrali avversari. Costretto a girare alla larga, ad accorciare sui centrocampisti per poter trovare palloni giocabili. Con Raspa accanto non è cambiata troppo la musica: il grosso del lavoro è spalle alla porta, ma poi c’è un compagno vicino per l’uno-due al limite dell’area. O che sappia attaccare immediatamente la profondità per sfruttare la giocata di Big Rom".
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