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rassegna

Ranucci: “Tare proprietario di 400 sale scommesse. Alcuni allenatori immischiati…”

. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

“Abbiamo scoperto che tanti procuratori evadono in paradisi fiscali, che Tare è proprietario di 400 sale scommesse e che alcuni allenatori sono immischiati in situazioni poco chiare. Siamo partiti da un dossier dell’Uefa che non è mai stato...

Giovanni Ibello

“Abbiamo scoperto che tanti procuratori evadono in paradisi fiscali, che Tare è proprietario di 400 sale scommesse e che alcuni allenatori sono immischiati in situazioni poco chiare. Siamo partiti da un dossier dell’Uefa che non è mai stato pubblicato, perché generava troppo imbarazzo: i procuratori hanno mosso una cifra intorno ai due miliardi di euro, provenienti da commissioni, gestioni, compravendite dei calciatori - queste le parole di Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -.

Ranucci a 1 Station Radio

Sulla corruzione nel mondo del calcio

Nel tempo ci si sono infilati episodi di corruzione ed è arrivata la criminalità organizzata. Abbiamo ricostruito la mappa del potere dei veri signori del calcio, ovvero i procuratori dei calciatori, che evadono le tasse grazie alle sedi legali fittizie in paradisi fiscali come Malta. Inoltre, alcuni di loro si sono macchiati di gesti di violenza nei confronti dei colleghi più deboliper accaparrarsi la gestione di alcuni atleti.

Su Tare e Muriqi

Abbiamo sviscerato la storia di Tare, proprietario di 400 centri scommesse in Albania e segnalato da una informativa della Guardia di Finanza, ed il quale fratello, console albanese in Turchia, è stato protagonista del trasferimento molto oneroso di un semi sconosciuto calciatore, Vedat Muriqi, alla Lazio. Abbiamo raccontato la storia di un faccendiere romano, Giuseppe Cionci, che prima raccoglieva i soldi per le campagne elettorali e poi lo abbiamo trovato nella lista degli agenti che hanno ricevuto commissioni.

La chiosa è sull'omertà nel mondo del calcio

Quello che mi ha colpito è l’omertà che c’è in questo mondo, in alcuni casi superiore a quella che si riscontra nella malavita organizzata e la mollezza con cui intervengono gli organi sportivi. Non c’è trasparenza né tracciabilità. Si potrebbe limitare facilmente la questione dell’evasione fiscale, ma se non lo si fa è perché, evidentemente, a chi comanda va bene così. Si può dire ci sia connivenza”.