Oggi pomeriggio si concluderà questa seconda giornata di ritorno di Serie A. Nonostante tutto. Una giornata che in un primo tempo prevedeva dei rinvii e che poi, tra ricorsi al Tar e nuovo protocollo della Lega Serie A, è stata portata a termine. Ma a quale prezzo? È l'interrogativo dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
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Protocollo Serie A, monta la polemica per le regole volute dalla Lega: la situazione
La seconda giornata di ritorno di Serie A è stata portata a termine tra ricorsi al Tar e il nuovo protocollo della Lega Calcio
Protocollo Serie A, monta la polemica per le regole volute dalla Lega
Abbiamo visto scendere in campo formazioni senza molti titolari, rimaneggiate tatticamente e tecnicamente. Con la presenza di giovanissimi che non si erano nemmeno mai affacciati in prima squadra. Ma anche alcuni club che, smarcati all’ultimo dalla quarantena decisa dalle Asl, hanno avuto pochissimo tempo per preparare gli incontri. Il protocollo della Lega, secondo cui si scende in campo se si hanno tredici negativi, compresi i maggiorenni delle Primavere, pena la sconfitta a tavolino, continua a creare malumori. Il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali ha ribadito l’esigenza di mettere nero su bianco criteri oggettivi che definiscano l’intervento delle Asl. Insomma dei parametri che possano dire, anche in base al colore della zona a cui il club appartiene, sopra quale soglia di positivi sia necessario fermare una squadra. Su questo il governo non transige: anche se il protocollo della Lega non prevede rinvii e spinge per ridurre il potere delle Asl, l’ultima parola continuerà a spettare a loro.
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