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rassegna

Il segreto del Napoli? L’instancabile, Politano: il superstite del tridente scudetto

Francesco Giovinazzo
Oggi è un simbolo di continuità, pronto a guidare ancora una volta l’assalto azzurro… magari proprio contro la sua vecchia Inter

Nel Napoli che è cambia, si è rivoluzionato ed è ripartito, c’è un volto che resta familiare. Un punto fermo tra tanti addii, tra nuovi protagonisti e vecchie glorie ormai lontane: Matteo Politano. Proprio su questo si è soffermata l'edizione odierna della Gazzetta Dello Sport.

Il segreto del Napoli? L'instancabile, Politano: gol, leadership e Nazionale

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"Lo chiameranno il «superstite», perché del tridente dello scudetto, quello titolare, è rimasto soltanto lui. È successo in fretta, subito via Lozano, Osimhen, l’uomo mascherato, poi abbracci e baci con Kvaratskhelia e alla fine, però, a destra non si cambia: Matteo Politano va su e giù per la fascia, l’ha fatto per 31 partite su 32, e resiste, certo che sì, a modo suo. Ai chilometri, tanti, ha aggiunto i gol: uno all’Atalanta, uno al Milan e uno, il primo, al Monza. Col quale deve avere un conto aperto perché pure l’anno scorso gli riuscì il blitz, e in che modo, ribaltando una partita che si era messa malissimo e provando anche a dare un senso ad una stagione finita come peggio non si poteva. Una rete finita tra le più belle della passata stagione, forse la più bella della carriera per lo stesso Matteo: volée dal limite all’incrocio dei pali, e applausi anche del pubblico avversario. Ma Politano c’è, è ancora leader: 227 presenze, 34 gol, cinque anni e mezzo di Napoli e la voglia di stupire ancora sfidando la sua (ex) Inter e tenendosi la Nazionale, che ha appena riconquistato".

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