Jean-Pierre Papin, ex calciatore del Milan, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sulla sfida scudetto fra il Napoli e i rossoneri. Il francese ha giocato a Fuorigrotta una volta sola, 28 anni fa. Gli azzurri vinsero 1-0 ma quell’inciampo non pregiudicò la corsa dei rossoneri verso il quattordicesimo scudetto della loro storia. Eppure, se le cose fossero andate diversamente un paio di anni prima, lo stadio che oggi porta il nome di Maradona sarebbe potuto diventare casa Papin.
rassegna
Papin: “Il Napoli mi voleva, vennero fino in Francia per me. Ma sapete com’è andata”
Se le cose fossero andate diversamente, lo stadio che oggi porta il nome di Maradona a Napoli sarebbe potuto diventare casa Papin
Papin su Napoli-Milan
"Quando ero a Marsiglia mi voleva il Napoli. Vennero fino in Francia per convincermi, ma su di me c’era anche il Milan, e c’era Van Basten. Io volevo giocare con Marco. Sapete come è andata, no? Sarà una lotta sul filo. Il Milan però mi sembra la squadra più in fiducia: ha lavorato per aprire un nuovo ciclo e ora ce l’ha davanti. Il mix creato dal club funziona, ci sono tanti giovani ma hanno un cuore grande e si vede quando giocano".
Su Osimhen
"È più forte fisicamente e molto più attento sotto l’aspetto tattico: prima dell’ultimo scatto si guarda intorno, segue l’azione con intelligenza. Ha bisogno di spazi, sa come prenderseli e in velocità diventa devastante. Letale".
Su Insigne
"Grande giocatore, ha i colpi per indirizzare qualunque match. E occhio a Mertens, con lui in campo il Napoli diventa mille volte più pericoloso".
© RIPRODUZIONE RISERVATA