Esorbitante valutazione del pallone di Argentina-Inghilterra, il match della "mano de Dios" di Diego Armando Maradona: l'ex arbitro lo ha venduto a due milioni di sterline
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Pallone della mano de D10S di Maradona: ben 2 milioni di sterline per l’ex arbitro
Iconico, intramontabile, storico: il gol segnato di mano (de Dios) dal D10s del pallone. Il pallone della mano di Maradona è costato ben due milioni di sterline
Ci sono gol che fanno la storia del calcio e palloni che segnano la storia delle aste più prestigiose. Quando le due cose si incontrano, è quasi logico pensare che lo facciano nel nome di Diego Armando Maradona. Come è accaduto nelle scorse ore, quando Diego ha segnato un altro record, indirettamente. Il pallone utilizzato in Argentina-Inghilterra, Mondiali 1986 a Città del Messico, era stato conservato e custodito gelosamente dal 78enne ex arbitro di quella gara, Ali Bennaceur, che quel gol di mano lo aveva convalidato, attirando su di sé polemiche mai sopite, soprattutto in Inghilterra. 36 anni dopo, ha deciso di metterlo all'asta e lo ha venduto a due milioni di sterline. Così Il Mattino: "L'Azteca prodotto dall'Adidas - stesso nome dello stadio che ospitò quella partita e poi la finale vinta dalla Seleccion contro la Germania il 29 giugno - è stato venduto dalla Graham Budd Auctions, casa di Londra, appunto per 2 milioni di sterline. «È stato un dono di Dio dopo una carriera lunga 25 anni in cui ho preso decisioni giuste», ha detto l'ex arbitro in un'intervista alla Cnn prima che si aprisse l'asta. Anonimo l'acquirente, proprio come quello che nello scorso maggio si è aggiudicato un altro pezzo storico di quella partita: la maglia di colore azzurro indossata da Diego e poi regalata al centrocampista inglese Hodge, venduta da Sotheby's per quasi 9 milioni di euro dopo i dubbi (infondati) sull'autenticità che erano stati sollevati da Dalma e Gianinna, le figlie di Maradona e Claudia Villafane. Bennaceur ha annunciato che una parte dei 2 milioni di sterline sarà devoluta in beneficenza, dopo aver parlato nuovamente di quel gol beffa che mai sarebbe sfuggito al Var in questa epoca. «Errore mio? No, le regole decise dai vertici arbitrali ai Mondiali erano chiare: in una circostanza come quella la segnalazione spettava al guardalinee e il guardalinee corse senza esitazioni verso il centrocampo». Gol valido, finché non arrivò la confessione di Maradona negli spogliatoi. «La rete? Un po' con la testa, un po' con la mano di Dio». Quella con cui, tredici mesi prima, aveva segnato in Udinese-Napoli, consegnando alla squadra azzurra il pareggio nella penultima partita di campionato contro Zico, che attaccò duramente l'argentino per quel colpo proibito".
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