Victor Osimhen giganteggia sia dal punto di vista atletico che da quello della personalità. Il suo gesto allo Stadium nei confronti di Soulé è una lezione di fair play che in molti dovrebbero imparare e fare propria.
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Osimhen sempre più leader: il gesto verso Soulé è lezione di fair play per lo Stadium
Lo Stadium si inchina a Victor Osimhen
—Ne parla oggi Il Giornale, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Minuto 65, Soulè è a terra, si tiene stretta la coscia, segnale che è arrivato alla fine della partita. Però, chissà quel ragazzino argentino di 20 anni, il cui nome per intero dice Matias Soulè Malvano, deve avergli fatto tenerezza e, comunque, deve aver preoccupato vederlo così a terra, dopo una partita di coraggiose corse e rincorse. Osimhen non ci ha pensato un attimo, ha bloccato l’azione sua e dei compagni prendendo in mano il pallone, perché il ragazzo avesse soccorso. Lo stadio ha guardato e finalmente ha capito che il fair play, i valori, non sono parole vuote: è partito un lungo applauso, mentre il ragazzino si è apprestato ad uscire dal campo. Non sarà un colpo di spugna per quello stadio che, giorni prima, si era macchiato di ululati desolanti nei confronti di Lukaku. Però, ieri, è parso che tutti abbiamo intonato un mea culpa e nemmeno conta che il giocatore che lo ha ispirato sia nero di pelle. Osimhen ci ha richiamati all’idea di uno sport meno logorato dai veleni. E chissà non sia servito anche a lui: da quel momento è diventato un diavolo per la difesa juventina".
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