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Osimhen, Raspadori o Simeone? I dubbi dell’attacco risolti dalla certezza a centrocampo

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I dubbi e le certezze di Luciano Spalletti

Sara Ghezzi

Il Napoli in questo momento sembra essere praticamente perfetto tanto da far dimenticare a tutti che al centro dell'attacco manca la stella della squadra: Victor Osimhen. L'attaccante nigeriano si era infortunato contro il Liverpool e contro la Cremonese potrebbe tornare a disposizione. Ora toccherà una scelta ardua a Luciano Spalletti. Perché in questo mese di assenza il 9 azzurro è stato sostituito alla grande da Simeone e Raspadori che sono stati grandi protagonisti. Domenica molto probabilmente Osi partirà dalla panchina, ma poi chi sarà il titolare? E proprio su questo si sofferma l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport che sottolinea come i dubbi dell'attacco possono essere risolti dalla certezza del centrocampo.

Osimhen, Raspadori o Simeone? I dubbi dell'attacco risolti dalla certezza a centrocampo

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Di seguito un estratto dell'articolo:

"E allora, tatticamente parliamone: il Napoli è una macchina pressoché perfetta con un motore pazzesco. Sì: Anguissa, Lobotka e Zielinski funzionano straordinariamente bene individualmente e in gruppo. Ognun per sé e tutti per uno che neanche i Moschettieri. È vero che Spalletti è il più grande fautore della giusta battaglia contro la differenza titolari-riserve, ma allo stesso tempo è davvero difficile pensare che la squadra possa prescindere da questi tre uomini e soprattutto da questo tipo d’assetto. Un sistema liquido, come ama dire l’allenatore, che galleggia tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1 proprio in virtù del lavoro tattico di un uomo in particolare: Zielinski. Appunto. In un solo concetto? Per vedere insieme dal primo minuto Osimhen e Raspadori bisognerebbe ridisegnare l’assetto, solidificare il 4-2-3-1 e rinunciare paradossalmente proprio a Zielo. Una possibilità al momento non plausibile.  

 Detto questo, beh, è ovvio che avere a disposizione gente come Osi, Jack e il Cholito stuzzica un bel po’: pensi a vederli in coppia, pensi che magari per come vanno le cose di questi tempi sarebbe curioso ammirare Giacomo che gira intorno a Victor, ma questa storia implicherebbe per forza di cose modifiche varie non contemplate. Bene, che si fa? Semplice: la soluzione più gettonata dal primo minuto è una poltrona per due e anche per tre. Un centravanti e gli altri due a seguire. E d’accordo, le partite sono tante e tutte ravvicinate e ognuno avrà a disposizione molte occasioni, ma dal momento in cui Osimhen risulterà pienamente recuperato sarà necessario compiere delle scelte. oleVndo andare oltre i numeri e oltre la considerazione che tutto sommato il 4-2-3-1 è sempre stato un copyright di Spalletti, restano gli uomini: esterni come Kvara, tanto per dirne uno, oltre ai centrocampisti. E si sa, i grandi allenatori sono quelli che adattano il calcio ai giocatori che allenano. A maggior ragione con il certificato dei risultati".