Calcio Napoli 1926
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rassegna

Osimhen leader, ma contro la Juve deve sfatare il tabù che lo perseguita in A

osimhen inter napoli
La Juve per scrivere un'altra storia

Emanuela Castelli

Osimhen trascinatore, Osimhen capocannoniere, Osimhen gol pesanti e vittorie regalate al Napoli: tutto vero, ma manca un pezzo in questo meraviglioso puzzle da leader inaspettato. In nove gare contro Inter, Milan e Juventus, il nigeriano non è mai andato a segno. E, se si pensa al suo flirt facile con il gol, il dato sorprende ancor di più. Con la Juve, venerdì, vorrebbe sfatare questo tabù e segnare, per la prima volta, ad una big (magari ricacciandola indietro nella corsa scudetto).

Osimhen, a secco contro le big

osimhen napoli
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Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Il calcio è quella cosa che si gioca in undici contro undici, e molto spesso segna Osimhen. Dieci volte in questa stagione (...) È già nella storia dei grandi numeri 9 (vero o falsi) della storia azzurra (...)  Da oggi c'è la Juventus nel mirino e quella piccola maledizione che lo insegue da quando è in Italia: non ha ancora fatto gol alle tiranne della serie A, Inter, Milan e Juventus. Nelle nove occasioni in cui le ha affrontate, non è riuscito a dimostrare che quella supervalutazione estiva da 140 milioni è sacrosanta. Non è vero che fallisce le grandi notti. Non è vero che è bello solo con le piccole. Perché lui, segna o non segna, è sempre decisivo. Mister Osi gioca un calcio straripante, tutto istinto e impeto. Fa reparto da sé. La sua specialità è la corsa feroce negli spazi perduti dell'avversario (...) Ma il ragazzo cresciuto a Lagos deve rompere un tabù, spazzarlo via: deve diventare un'ammazzagrandi. E ancora non lo è. Ha fatto gol alla Roma in questa stagione, e quindi un piccolo passo lo ha fatto. E poi un altro alla Lazio di Immobile. I suoi gol, in ogni caso, non si contano, ma si pesano. E sono sempre decisivi, determinanti (...) Ma ora deve pensare a come infilzare gente che si chiama Danilo e Bremer (che lo scorso anno ai tempi del Torino vide le streghe al cospetto di Osi) dopo aver patito le pene dell'inferno contro i nerazzurri blindati da una difesa molto simile a un catenaccio. Spalletti prepara Osi a una partita assai simile a quella di San Siro: la Juve è tanta difesa e poco (anzi, pochissimo) altro. Dunque, la ricetta è semplice: bisogna pazientare e attendere una sua memorabile zuccata".