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NAPLES, ITALY - APRIL 27: Gabriele Oriali and Antonio Conte of Napoli during the Serie A match between Napoli and Torino at Stadio Diego Armando Maradona on April 27, 2025 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Gabriele Oriali, coordinatore dello staff tecnico del Napoli di Antonio Conte, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Ecco quanto, delle sue parole, è stato riportato dalla nostra redazione!
Di seguito le dichiarazioni di Gabriele Oriali ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "La classifica delle gioie della mia carriera? Premessa: il Mondiale dell’82 e l’Europeo con la Nazionale di Mancini sono fuori concorso. Ma mi viene facile allestire il mio podio: primo posto, lo scudetto dell’Inter del ‘71, ero poco più di un bambino. Poi il Triplete, per tante umane ragioni. E terzo il titolo dell’anno scorso a Napoli, dove Antonio ha reso possibile un sogno irrealizzabile. E ripenso alla sfilata, ai colori e ai profumi della città, al quotidiano con questa gente meravigliosa. Il carattere di Conte? Meno difficile di quello che sembra. Il carattere è un dono per chi ce l’ha e sia Mou sia Conte lo mettono a disposizione dei club e delle squadre".
Sull'arrivo al Napoli: "Mi chiama Antonio e mi dice: dai, vieni. Io sto sopra ai 70, sono sempre stato a casa, a Firenze li avevo con me, da Parma tornavo quasi ogni sera, da Bologna in due ore e mezza rientravo. Mi sembra troppo staccarmi. E quindi convoco moglie e figlie, spiego e dico: che faccio? Mi hanno messo le valigie davanti alla porta. Una delle figlie è andata via ieri. Ho 4 nipoti, sento la necessità di stare con loro. Ma Napoli da cittadino che la vive è stata una scoperta straordinaria. Stare qua è fantastico".
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