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Operazione Osimhen, blitz della GdF: sequestrati PC e tablet di De Laurentiis

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Nel mirino le plusvalenze dei giovani del Napoli nell'affare del nigeriano

Domenico D'Ausilio

L'edizione odierna del Corriere dello Sport fornisce ulteriori dettagli sulla perquisizione della Guardia di Finanza nella sede della FilmAuro a Roma e nel quartier generale del Napoli a Castel Volturno per l'operazione Osimhen.

Operazione Osimhen, blitz della Guardia di Finanza

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De Laurentiis si trova negli States. Proprio dalla California che ha appreso dell'operazione che gli uomini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito ieri mattina. Perquisiti nell'ordine: la sede della FilmAuro a Roma e il quartier generale della SSC Napoli a Castel Volturno. Acquisiti: lettere, e-mail, comunicazioni telefoniche, flussi finanziari. E ogni altra forma di relazione intercorsa tra i dirigenti della società azzurra, i membri che all'epoca componevano l'entourage di Osimhen e gli ex dirigenti del Lilla. I militari della Guardia di Finanza hanno prelevato anche alcuni dispositivi elettronici del presidente De Laurentiis (il computer, l'iPad).

Nel mirino le plusvalenze dei giovani del Napoli

I PM ipotizzano plusvalenze fittizie legate alla struttura dell'operazione con il Lilla che ha portato Osimhen in azzurro a fronte di un investimento di 71.250.000 euro così articolato. 50 milioni cash e i cartellini del portiere greco Orestis Karnezis (valutato 5.130.000); dei ragazzi della Primavera, Ciro Palmieri (valutato 7 milioni) e Claudio Manzi (valutato 4 milioni); e del giovane in prestito Luigi Liguori (valutato 4 milioni). Nel mirino, dunque, sono finiti proprio i 21.130.000 euro che rappresentano il valore dei cartellini delle contropartite tecniche; un valore che ad aprile anche la Procura federale aveva ipotizzato improprio nell'ambito del cosiddetto Caos Plusvalenze.

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