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Nuovo Stadio, ecco i reali problemi e come potrebbero dimezzarsi i tempi: le ultime

de laurentiis comune napoli
Le ultime su problematiche e tempistiche del nuovo stadio dall'edizione odierna de Il Mattino
Ugo Casadio

La costruzione del nuovo stadio per il Napoli è un punto che tiene banco da ormai qualche settimana. Il patron azzurro Aurelio De Laurentiis avrebbe abbandonato definitivamente l'idea di ristrutturare il Maradona e vorrebbe costruire un impianto moderno nella zona di Bagnoli. I problemi sopraggiunti non sono pochi e l'edizione odierna de Il Mattino ne ha fatto il punto.

Nuovo Stadio, ecco cosa manca

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"La sostanza è che devono coincidere le volontà politiche e la fattibilità tecnica ed economica. E quando si incontra pubblico e privato non è mai scontato che ciò accada. Nel Parco urbano - che sta dal lato opposto al Parco dello Sport - in linea teorica ci sarebbe la capienza in termini di suoli per fare un impianto da 60mila posti, moderno, capace di soddisfare i requisiti che richiede l'Europa e che vuole De Laurentiis : servirebbero 40-50 ettari. Però, pur avendo l'area la vocazione allo sport e al tempo libero - è questa la sua destinazione d'uso - non sono previsti al suo interno volumi per uno stadio di quella grandezza, servirebbe una Variante urbanistica, una complicazione importante ma non insormontabile . Del resto lo stesso Manfredi ha fatto cadere il tabù su quel totem che è diventata la colmata a mare di Bagnoli che ha paralizzato la rigenerazione dell'area per 30 anni. Nel piano urbano - anche in quello vigente - si dovrebbe rimuovere per ripristinare la linea di costa. La realtà è che nell'ultima cabina di regia con il ministro Fitto è stato richiesto dal sindaco commissario - sulla scorta di un dossier del ministero dell'Ambiente - che invece la colmata deve restare in quanto è impossibile toglierla sia sotto il profilo economico che tecnico . Fino a sei mesi fa solo se si immaginava una simile opzione si rischiava di finire al rogo. I problemi oltre alla Variante non mancano. L'area ex Italsider non è infrastrutturata, mancano parcheggi, una rampa della tangenziale e soprattutto la metropolitana che vi arriverà, ma tra non meno di 5 anni. E poi c'è la bonifica che durerà allo stesso modo un lustro. Tuttavia 5 anni servono per bonificare tutti e 120 gli ettari, ma se si iniziasse da dove eventualmente costruire lo stadio i tempi sarebbero più che dimezzati".


La Legge

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"La versione aggiornata della legge per gli stadi è di settembre e effettivamente apre autostrade a chi intende investire di tasca propria. L'iter è uguale per tutti. De Laurentiis non volendo mettere mano al Maradona - se non cambia idea un'altra volta perché proprio questa legge potrebbe consentirgli di acquistare l'impianto di Fuorigrotta ma a valle degli investimenti - la legge prevede che «al fine di favorire l'ammodernamento e la costruzione di impianti sportivi il soggetto interessato» deve presentare un piano di fattibilità. Nel caso di ammodernamento di impianto già esistente come il Maradona «il soggetto nel documento di fattibilità può contemplare il riconoscimento di un prezzo, la cessione del diritto di superficie o del diritto di usufrutto su di essi, nonché il trasferimento della proprietà degli stessi alla società sportiva». A Bagnoli servono attrattori economici per lo sviluppo perché è un'area desertificata e De Laurentiis sarebbe uno dei pochissimi a scommetterci perché le condizioni di legge sono molto favorevoli. «Il documento di fattibilità può prevedere la costruzione di immobili con destinazioni d'uso diverse da quella sportiva, che siano complementari o funzionali al finanziamento o alla fruibilità dell'impianto sportivo», insomma dai centri commerciali ai musei e ai cinema".

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