Il “terzo” Neres ha lasciato intravedere qualcosa di sé nella ripresa, con l’Empoli, ma deve ancora ritrovarsi e a Conte serve un uomo che diventi un fattore, che salti l’avversario e crei la superiorità, che sposti i valori in campo pure nella noia di partite sporche: il tridente è per lui, è una scelta ideologica per esaltarne le qualità, è stato rilanciato dopo un periodo di 3-5-2 o di 4-4-2 o comunque di Jack Raspadori con Romelu Lukaku, necessità o esigenza emersa per l’accidente alla coscia sinistra del sudamericano, la lesione distrattiva del muscolo semimembranoso che ha rappresentato un po’ lo spartiacque di questa sua stagione (ancora) in chiaroscuro, certo condita da difficoltà imprevedibili.
Sei partite ancora, bastano ed avanzano per dare un senso a questa annata per lui tormentata, attraversata però alla periferia del Napoli, lui che ora deve diventare centrale nella corsa al sogno che Conte non vuole negarsi: «Se vogliamo, possiamo». Con il vero Neres, ci sarebbe un uomo in più".
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