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GdS – Napoli-Torino, azzurri lenti e prevedibili: si sono fatti imbrigliare dall’ultima in classifica

 (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport commenta il pareggio acciuffato in extremis dal Napoli contro il Torino allo stadio Diego Armando Maradona. CLICCA QUI PER GLI EPISODI DA MOVIOLA DI NAPOLI-TORINO Napoli-Torino, il commento della...

Domenico D'Ausilio

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport commenta il pareggio acciuffato in extremis dal Napoli contro il Torino allo stadio Diego Armando Maradona.

Napoli-Torino, il commento della Gazzetta dello Sport

 (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Gattuso non riesce a riaccendere i suoi dopo le due trasferte-due sconfitte. Ringhio, mescolando le carte (5 i cambi), evita perlomeno di restare a secco, ma la prova dei suoi non si discosta molto dalla mediocrità del match contro la Lazio. Andamento lento, poche verticalizzazioni, ma soprattutto senza di furore agonistico: è un Napoli scolastico, il ruolo di padrone di casa gli impone di attaccare e la squadra esegue. Manca però la verve dei giorni migliori, e per fortuna il rientrante capitano si inventa una prodezza balistica in elevazione proprio quando le speranze di riacciuffare perlomeno il pareggio stavano scemando. L’occasione persa dal Napoli è importante. Contro gli ultimi in classifica gli azzurri avrebbero dovuto imporsi senza se e senza ma. Invece si sono fatti imbrigliare.

Azzurri lenti e prevedibili

 (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Napoli ha perso terreno dal vertice e dalle squadre in lotta per la Champions. Nei programmi c’erano questi 3 punti da sommare a quelli restituiti dal CONI in modo da riprendere l’inseguimento. Una frenata, questa, che fa molto rumore e impone una revisione critica di quest’ultima settimana: bisogna venire a capo del problema. La squadra non può essere così lenta e prevedibile, deve essere in grado di cambiare passo. Ieri Gattuso ha rispolverato addirittura Llorente, il dimenticato, (ultima gara undici mesi fa). Con Mertens e Osimhen sarà certamente un’altra cosa, a patto che il pallone circoli in maniera più veloce.