In un match della caratura di questa sera, l'analisi è infinita. Ogni minimo dettaglio potrebbe giovare ad una compagine piuttosto che l'altra. Con una squadra schiacciata e attendista come la Juventus, il Napoli deve inventare qualcosa oltre al classico portare il pallone in area di rigore. Andiamo nel dettaglio.
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Cosa manca per battere la Juve? I tiri da fuori: il dato in negativo
Napoli-Juventus, gli azzurri devono sfruttare i tiri da fuori
Di seguito l'estratto de Il Corriere del Mezzogiorno: "Si potrebbe cominciare dicendo che i tre centrali ormai inamovibili – Danilo, Bremer e Alex Sandro – sono in realtà un terzino ambidestro abile in costruzione, un difensore puro e un (ex?) fluidificante di sinistra. Certo, il loro modo di difendere è poco ambizioso, la Juve è 14esima in Serie A per altezza media del baricentro (poco oltre i 40 metri in fase di non possesso), ma rispetto all’era di Buffon-Barzagli-Bonucci-Chiellini c’è una maggior tendenza a concedere occasioni pericolose, soprattutto i tiri da fuori area. Ed è proprio questa una delle armi che potrebbe usare il Napoli, primo in Serie A per tiri complessivi a partita (17.9) ma solo settimo per conclusioni tentate dalla lunga distanza (4.8 per match)". Nella passata stagione, grazie alla presenza di calciatori come Fabian Ruiz e Lorenzo Insigne, gli azzurri hanno siglato ben 13 gol da fuori area. Quest'anno invece uno solo: quello di Kvaratskhelia contro il Monza.
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