rassegna

Napoli contestato, imprecazioni e cori di rabbia dei tifosi azzurri: la provocazione

Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 
Terminata la gara del Castellani, la contestazione contro il Napoli non è tardata ad arrivare: la provocazione lanciata dai tifosi azzurri

In seguito alla sconfitta contro l'Empoli, la contestazione dei tifosi del Napoli non è tardata ad arrivare. Bordata di fischi, cori di rabbia ed imprecazioni provenienti dal settore ospiti. La squadra campana fatica a rialzare la testa con orgoglio nonostante lo scudetto, allora i sostenitori partenopei lanciano una provocazione durissima.

Napoli contestato al Castellani dopo la gara: la provocazione dei tifosi

—  

Di seguito le parole riportate dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Sullo sfondo, dicevamo, la contestazione. Molto dura anche quella: i tifosi cantano imprecazioni, cori di rabbia, sberleffi che vanno dall'offerta di attributi, i famigerati "huevos" ispanici, alla richiesta di mettere in campo la Primavera. I ragazzini meglio di questa versione dei campioni d'Italia: è una provocazione estrema e tremenda al cospetto di una squadra troppo brutta per essere vera; morbida, molle, vuota e svuotata nonostante la possibilità ancora concreta di raggiungere l'Europa. Di conquistare un posto nelle coppe per il quindicesimo anno consecutivo. Evidentemente, non ci sono pensieri e obiettivi che tengano, che siano utili a risvegliare un gruppo demoralizzato, a questo punto depresso, incapace per l'ennesima volta di rialzare la testa con orgoglio nonostante lo scudetto sul petto. Problemi che affondano le radici all'origine, a tutti gli errori commessi nella gestione e nel mercato post scudetto, ma De Laurentiis ha chiesto scusa e ha ammesso le proprie responsabilità. Ha comunque tenuto le spalle dritte e la testa alta".



Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.