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rassegna

Oggi è bello tifare Napoli, è il giorno del riscatto: il risultato di un grande lavoro

Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Un risultato incredibile all'insegna di una stagione da incorniciare: bel gioco, ridimensionamenti e valorizzazione di calciatori semi-sconosciuti. Tutti i segreti del tricolore azzurro

Una sensazione unica, un evento dalla portata storica esorbitante, un'impresa memorabile, la quale resterà negli annali del calcio. Scudetto per il Napoli, campione d'Italia per la terza volta nella sua storia ed è una gioia immensa essere napoletani e non solo. Il tricolore conquistato è figlio di un operato impeccabile, straordinario: l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport ha svelato i segreti del titolo degli azzurri.

Oggi è il giorno del riscatto: lo scudetto del Napoli figlio di un grande lavoro

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Di seguito le parole riportate dal noto quotidiano italiano: "Oggi è bello essere napoletani (anche per chi, come me, non lo è). Perché è il giorno del riscatto: l’ambito non è il sociale, riferimento banale, usurato, la solita palla. Questo (riscatto) è totalmente sportivo. C’è qualcosa di anomalo e terreno nel terzo scudetto, forse il più atteso e importante della storia del club, anche perché ottenuto senza la genialità marziana di Diego Maradona: c’è la certezza che si tratti di un successo senza ombre, né sospetti, senza se e senza ma. Stavolta il merito è universalmente riconosciuto: negli ultimi mesi ho (avete) sentito commentatori o tifosi di altre squadre ripetere che, al solito, il campionato è stato falsato dai giudici e dagli arbitri, ma non per il primo posto, che è intoccabile, non per il Napoli che sul campo ha affermato ripetutamente la propria superiorità.  Il numero 3 non è lo scudetto di un grande Napoli, bensì di un Napoli spiazzante in tutti i sensi: è figlio di un tentativo (riuscito, riuscitissimo) di ridimensionamento dei costi, di un taglio anche emotivo col passato, ma anche della volontà di restare competitivi, sempre lassù. È il risultato di un lavoro molto ben fatto: è competenza, esperienza, oltre la necessità. E rischio.  Oggi è bello essere napoletani perché la festa risveglia il ricordo di chi non c’è più e questo successo l’aveva a lungo sognato, accarezzato e all’ultimo perduto. Da cosa vi siete persi si è passati a cosa vi siete vinti! Dolci iperboli".