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Napoli da scudetto, la missione di Spalletti: schermare gli eccessi della piazza

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Spalletti dovrà essere bravo a tenere in piedi il Napoli e a schermarlo dagli eccessi della piazza, nel bene e nel male, e dai propri

Domenico D'Ausilio

In queste prime dodici giornate, nessuna squadra ha trasmesso una sensazione di solidità vincente come il Napoli di Spalletti. Il suo biglietto da visita sono i soli quattro gol subiti. Impressionante. Ma anche il +20 di differenza reti racconta bene la completezza di un organico da titolo: non c’è doppione troppo distante dal titolare. Con maggiore perfettibilità nella casella del terzino sinistro. Lo riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Napoli da scudetto, la missione di Spalletti

Legia Varsavia Napoli

Lozano sarebbe titolare ovunque. Osimhen ha portato i gol e le profondità che mancavano; Anguissa tackle ed equilibrio. Spalletti muove la mediana più completa e qualitativa del torneo. Per tutto questo, Napoli fa bene a sognare. Cosa deve temere? La squadra ha una spina dorsale africana: Koulibaly, Anguissa e Osimhen. A gennaio la coppa continentale la sfilerà via. Spalletti dovrà essere bravo a tenere in piedi il Napoli comunque. E dovrà essere bravo a schermarlo dagli eccessi della piazza, nel bene e nel male, e dai propri. Come in tutte le sale stampe della sua vita, il tecnico toscano ha già trovato il modo di polemizzare e intuire complotti. E non ha ancora perso una partita. Sono bastati una vittoria sofferta, con la Salernitana, un pareggio con il Verona per ascoltare mugugni attorno a una squadra imbattuta che sta facendo storia. Alto voltaggio tra Insigne, sostituito 10 volte su 11, e il presidente De Laurentiis, che commenta gelido la vicenda contrattuale.