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Napoli Salisburgo, dopo la partita i giocatori si rifiutano di rientrare nel ritiro: scontro con De Laurentiis

Salvatore Troise

Parte della squadra   ieri sera è tornata a casa, senza andare a Castel Volturno, così come era invece nel programma iniziale. Le voci di dentro parlano  di   una decisione   del gruppo che non era stata autorizzata  né dal club né...

Parte della squadra   ieri sera è tornata a casa, senza andare a Castel Volturno, così come era invece nel programma iniziale. Le voci di dentro parlano  di   una decisione   del gruppo che non era stata autorizzata  né dal club né da Ancelotti. La squadra sperava in un dietrofront dopo il pari in Champions ma quando ha capito che non sarebbe arrivato, avrebbe puntato i piedi.

La squadra non ha digerito, non ha accettato fin dal primo istante, quando in tanti si chiedevano il motivo di una simile scelta. Il bus è partito vuoto dal San Paolo e solo ben oltre la mezzanotte la società ha fatto sapere, attraverso Sky, che si tratta di una decisione del club di sospendere il ritiro. L'impressione è che la sospensione del ritiro sia partita inizialmente dai calciatori e poi accettata (costretta ad essere accettata) dal club. Ancelotti, però, ha preso l’auto e si è diretto a Castel Volturno, assieme al resto dello staff, col figlio Davide al suo fianco.

Ci sono stati attimi di  grande tensione all’interno dello spogliatoio, tra chi voleva tornare nel quartier generale già in nottata e chi chiedeva di rientrare in mattinata. Ancelotti ha passato la notte nel ritiro senza sapere cosa avrebbero fatto gli altri. Ma certo, questa mattina sarà un momento chiave per capire il futuro del Napoli.

Il Mattino