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rassegna

Caso plusvalenze, la FIGC ha chiesto le carte alla Procura di Roma: il motivo

Bruno Stampa
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Nella sua edizione odierna, Repubblica ha fatto il punto sui provvedimenti a cui potrebbe andare incontro il Napoli

Nella giornata di ieri si è riaperto il caso plusvalenze per cui da tempo Aurelio De Laurentiis era indagato: per il presidente del Napoli è stata infatti disposta una richiesta di rinvio a giudizio e questo preoccupa i tifosi che temono ripercussioni anche sul piano sportivo. L'edizione odierna di Repubblica, tuttavia, smentisce grossa parte di questi timori visto che la FIGC, che ha chiesto le carte alla Procura di Roma, potrebbe prendere dei provvedimenti in un solo caso.

C'è una cosa che preoccupa i tifosi del Napoli sull'inchiesta per il caso plusvalenze

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"È l'eventuale intervento della Procura Federale a preoccupare i tifosi, perché una condanna per violazione del principio di lealtà sportiva di correttezza e proibita" comporterebbe una multa e in casi estremi la penalizzazione in classifica. È vero che il Napoli è già uscito indenne da un processo sportivo proprio per l'affare Osimhen, ma il codice sportivo prevede la possibilità di revocazione del primo giudizio (articolo 63 del codice) con l'insorgenza di nuovi elementi di accusa. Per questo il procuratore della Figc Chiné ha già chiesto le carte - finora secretate - ai suoi colleghi della Procura romana".

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