Il tempo si è fermato, è giunto il grande giorno, è giunto con trepidazione e preoccupazione il giorno della supersfida di Champions. Questa sera si disputerà al Maradona il big match europeo tutto italiano tra Napoli e Milan, gara valida per il ritorno dei quarti di finale di Champions. La Grande Bellezza contro la Storia, un confronto titanico per scrivere la storia. Gli azzurri, tuttavia, stavolta avranno un fattore, il quale potrebbe rivelarsi determinante.
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Napoli-Milan, il meglio del calcio italiano in Europa: il fattore degli azzurri
Il Napoli si prepara a sfidare il Milan e sogna la semifinale: il fattore Osimhen
—Di seguito le parole riportate dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Qual è la verità, ammesso che ne esista una? Perché a guardarle ora, mentre in 54.726 stanno con il naso all’insù a chiedersi cosa possa mai succedere. Napoli e Milan hanno spiegato il calcio (splendidamente) a modo loro, senza realmente dire ancora nulla di definitivo. Eppure, ci sarebbero almeno ventidue buoni motivi per scorgere anche un solo, neanche pallido indizio. Ma quella è la classifica del campionato, vale per sé, mentre stanotte, con le stelle che brillano e abbagliano e accecano, c’è la Champions League. O altrimenti, guardandosi dentro, ripensando a quel ch’è successo due settimane fa, c’è anche lo 0-4 del Milan in questo stadio che l’aspetta diversamente composto e che sa di contro-deduzione: e comunque, è accaduto in condizioni clamorosamente surreali, il clima torrido del “ Maradona ”, la rivolta del tifo e una capolista che, pensandoci bene, ha ovviamente potuto avvertire distrazioni. Ma il Napoli ha Osimhen, e non ce l’ha mai avuto nei suoi incontri ravvicinati con il diavolo. Ne ha avvertito l’assenza, ne ha sofferto quel carisma un po’ naif che nella bolgia diventa un fattore, ne ha perduto l’elasticità, l’atletismo e la forza devastante di chi si porta appresso - pur non stando benissimo - venticinque gol e una sequenza di assist che diventano una miniera, trasformano il timore in ottimismo e scacciano via qualsiasi eventuale sensazione di paura. E poi c’è una città nuova, l’hanno ripulita dai veleni che l’hanno attraversata per settimane intere. Hanno risistemato il calcio al centro del villaggio, avvolgendolo in quel venticello caldo ch’è la passione".
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