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Napoli-Milan, si sa, non è una gara come le altre: la rivalità tra le due compagini, soprattutto nelle recenti annate, è sentita come poche altre nel panorama calcistico italiano e, specialmente in un mese di ottobre da inferno per entrambe, il risultato di stasera può segnare il destino di un'intera stagione. Ne parla Luigi Garlando, redattore per La Gazzetta dello Sport, nel suo editoriale.
Di seguito quanto dichiarato:
"Napoli-Milan è la classica torre che può ospitare una squadra sola: chi vince può proseguire nella luce, chi perde precipita direttamente nel lato oscuro della luna. Pioli conta molto sui poteri magici tradizionalmente attribuiti al plenilunio che ha fatto nascere la leggenda dei licantropi. Il tecnico rossonero spera con tutto il cuore che, al Maradona, Rafa Leao possa trasformarsi in ciò che è stato una stagione fa, nei due passaggi da Napoli; che possa, cioè, ritrovare d’incanto una forza e una fame da lupo. Nel 4-0 di campionato, il portoghese sbranò due volte la profondità per altrettanti gol; nel quarto di Champions, partì dalla sua metà campo e arrivò fino in fondo, dopo una cavalcata entusiasmante, per assistere la rete di Giroud. Divorò Spalletti come fosse la nonnina nel bosco".
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