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Il Napoli rischia di avere il mercato bloccato a gennaio
Il Napoli insieme ad altre squadre di Serie A rischia di avere il mercato bloccato a gennaio a causa del superamento dell'indici di liquidità. Stando a quanto rivela l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, il club azzurro ha presentato la documentazione e dovrebbe ricevere il responso nei prossimi giorni. A seguire un estratto dell'articolo.
"Almeno 6 o 7 squadre del campionato potrebbero non essere in regola con il CLA, fissato allo 0,8. La Lazio e il Napoli in primis, per ragioni molto diverse: da una parte la riduzione dei ricavi, dall’altra l’aumento della spesa per i cartellini e gli ammortamenti. Anche alcune medio-piccole sono esposte. Le società hanno consegnato entro il 1° dicembre la documentazione alla nuova commissione voluta dai ministri Abodi e Giorgetti e presieduta da Atelli; la struttura che ha mandato in pensione la Covisoc si occuperà di spulciare i conti e fare la lista dei promossi e dei rimandati. Entro la metà di dicembre il responso: chi ha i parametri fuori misura riceverà il cosiddetto blocco “soft”, cioè quello che permette di fare comunque delle operazioni ma chiudendo la sessione a saldo zero. Nell’ultima misurazione di settembre sarebbero risultate più o meno a rischio, tra le tante, anche Sassuolo, Genoa, Pisa, Torino, Roma e Fiorentina; diverse società - come la Roma, ma non solo lei - dovrebbero essere rientrate grazie all’impegno diretto delle proprietà. Altre rischiano di inciampare. Plusvalenze e aumenti di capitale sono infatti l’antidoto. Gravina lo ha spiegato nell’intervista di ieri al nostro giornale: «Valore della produzione e costo del lavoro devono andare d’accordo. Non vuol dire che non puoi spendere, ma che si può fare mettendo delle risorse». L’ultima parola toccherà alla commissione. A marzo 2024 il piano economico di Gravina con i tre parametri non ammissivi è stato approvato anche dalla Serie A. Ora i club rischiano di essere vittime della loro scelta. Bisogna infatti rientrare nella soglia dello 0,8: spendendo 100 milioni tra ingaggi e cartellini, ne serviranno 125 di ricavi. Dall’estate, nonostante la contrarietà di molti presidenti, si scenderà a 0,7. Con gli stessi 100 milioni di spesa, i ricavi dovranno salire a 145".
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