Calcio Napoli 1926
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L’Italia di Mancini riparta dal Napoli! I partenopei indicano la strada alla Nazionale

napoli italia
Il Napoli esempio per l'Italia

Emanuela Castelli

Il progetto Napoli può essere di esempio per l'Italia di Roberto Mancini. Non qualificatasi al Mondiale, la formazione nazionale potrebbe far tesoro del messaggio, forte e chiaro, che arriva dalla Società partenopea

Napoli, che esempio per l'Italia di Roberto Mancini! I partenopei hanno avuto il coraggio di rifondare e sono adesso in vetta in Italia ed Europa

di lorenzo napoli
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Il Corriere dello Sport effettua un confronto tra la rifondazione del Napoli di Aurelio De Laurentiis e l'Italia di Mancini: entrambe hanno avuto la necessità di rifondarsi. Il Napoli ha avuto coraggio nel rinunciare a pezzi importanti di storia recente del club azzurro, e l'Italia, reduce dalla delusione della mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar, potrebbe seguire la strada avviata dalla Società partenopea. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "(A Napoli, ndr) hanno fame, non si sentono arrivati, accettano le scelte. Dinamiche costruttive. Le stesse dell’Italia di Mancini all’Europeo. Così Di Lorenzo tenterà di allontanare la malinconia azzurra a Coverciano. Meret e Politano coinvolti nella missione. «Cercheremo di portare l’entusiasmo che ci sta accompagnando a Napoli per affrontare le due amichevoli con Albania e Austria nel modo giusto. Con l’avvicinarsi del Mondiale, aumenta il dispiacere per non esserci arrivati, ma non possiamo cambiare le cose». Non spegnerà la tv. «Lo guarderò. Ora dobbiamo pensare a come ripartire». Anche in questo caso Napoli indica una direzione. «Il lavoro aiuta. Abbiamo perso pedine importanti e stiamo facendo benissimo dopo essere ripartiti con i giovani. Spero che in Nazionale accada la stessa cosa. Mancini punta sui giovani, ha coraggio. A noi toccherà il compito di metterli nelle condizioni di esprimersi». Il cammino in Champions ha destato sensazione. «Stiamo portando in Europa un bel calcio, certi risultati hanno dato risalto maggiore al nostro lavoro. L’augurio è che sia di buon auspicio per il movimento italiano». Quattro anni fa, quando Mancini stava avviando il ciclo che avrebbe condotto gli azzurri sul tetto d’Europa, Di Lorenzo non faceva parte del gruppo. Ora pensare al Mondiale 2026 non significa spaventarsi. «Quando siamo stati estromessi da Russia 2018 non c’ero, ma siamo ripartiti con una voglia che ci ha portato a vincere l’Europeo. Adesso bisogna resettare e ripetersi. Gruppo nuovo. Come abbiamo visto, i risultati si raggiungono attraverso il lavoro»".