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Corbo: “Prospettiva 100 punti per il Napoli. Ma Kvrataskhelia è mancato”

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L'editoriale di Antonio Corbo

Sara Ghezzi

Il Napoli con la vittoria contro la Salernitana ha raggiunto quota 50 punti nel girone d'andata. Numeri da capogiro per la squadra di Spalletti che se continua a viaggiare con questa velocità potrebbe toccare i 100 punti. Un rullo compressore di avversari che cadono ai suoi piedi anche quando non è la giornata da calcio spettacolo. Ieri è toccata alla Salernitana che aveva il vantaggio di non preoccuparsi di Kvaratskhelia nel suo chiudersi nella propria metà campa. Ma nonostante l'assenza del georgiano non è riuscita a tornare a casa indenne grazie a capitan Di Lorenzo e il cannibale Osimhen. Una vittoria di superiorità, una vittoria che conferma ciò che ormai non sorprende più: il Napoli è la squadra più forte della Serie A e nel girono di ritorno potrà solo confermarlo per iscrivere questa stagione nella storia. Ne ha parlato Antonio Corbo nel suo editoriale per la Repubblica. A seguire le sue parole.

"Prospettiva 100 punti per il Napoli. Ma l'assenza di Kvara si è avvertita", l'editoriale di Corbo

Corbo: “Prospettiva 100 punti per il Napoli. Ma Kvrataskhelia è mancato”- immagine 2
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"Solo la fede dei salernitani esce integra dopo una settimana che sembrava infinita. Ripescato in altomare Davide Nicola, emozionato e tremante come un naufrago, mostra solo le sue rinnovate intenzioni, promette una squadra più equilibrata e prudente. È ancora impaurita, forse troppo piegata su una difesa remissiva. La sua crisi non ancora risolta condiziona anche il sabato del Napoli campione d’inverno. Lodevole per i suoi 50 punti raccolti in tutto il girone di andata e la prospettiva virtuale di uno scudetto da cento punti, ma ingrigito in una strana vittoria.

A 40 minuti d’auto, il Napoli nella lunga attesa capta segnali di svolta, l’ira di una squadra carica di rimorsi e pronta ad avventarsi contro il primo che passi. Anche la beffa di Coppa Italia con l’eliminazione interna per l’irrisoria Cremonese aveva contaminato le certezze seguite al 5-1 sulla Juve, una rivale poi sparita dai video.

Tante sensazioni allarmano Spalletti, a sua volta abbandonato da Kvaratskhelia, fino al punto da sostituirlo con Elmas. Un portafortuna e pure un magico jolly, un ambiguo esterno di copertura, mai troppo difensivo e nemmeno troppo offensivo. Kvara è irripetibile sulla scena d’attacco.

Ha la spregiudicata fantasia di chi correndo dondola con la vittoria addosso per sé, per Osimhen, per tutti. Gli manca troppo quando non c’è. Perché il Napoli con il suo palleggio ossessivo, 75% nel primo tempo, si limita a contemplare la Salernitana. La fissa ma senza buttarla giù, né poteva perché Elmas era irrisolto, non sapeva se sbarrare la fascia all’ombra di Candreva o attaccare con le sovrapposizioni proposte da Mario Rui. Solo Lobotka tiene al centro i motori accesi e sulla destra Lozano crea scompiglio, da attaccante puro in linea con Osimhen.

Di Lorenzo fa saltare la difesa granata

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Tutto cambia. Precipita. Basta un dettaglio, un errore. Un secondo che è anche l’ultimo del primo tempo per l’improvvisa impennata di Anguissa che da poco spostato a sinistra indovina il diagonale verso destra, con Di Lorenzo in arrivo. Addio parità a tempo finito. In quell’attimo salta il congegno che Nicola ha forse promesso ai suoi dirigenti. Èbucata la difesa convertita finalmente da una linea a 3 a una a 4, potrà essere utile però. Niente rimpianti, insistere con la difesa a 3 proprio contro il Napoli sarebbe stata una resa, per il numero degli esterni di Spalletti ed il fervore totale. A Spalletti tra l’altro la squadra piace al punto da tenerla in campo per 80’. Fino al rischio di far sembrare tardivi i cambi.

Finiscono le reazioni della Salernitana e la prudenza del Napoli immerso in un lezioso quanto arido possesso palla. La Salernitana nella ripresa rende più massiccia la difesa, altro che linea a 4; Coulibaly rimane tra i più attivi nell’organizzazione di gioco oltre a guardare Zielinski, ecco intanto rianimarsi con Elmas che prende quota il Napoli, Elmas si allarga in orizzontale con una scarica di finte. Dal palo Osimhen fa il raddoppio e insieme il suo tredicesimo gol, confermando quanto sia alto il contributo del travolgente nigeriano biondo alla trionfale cavalcata del Napoli in classifica.

La Salernitana con Piatek, prova davvero generosa la sua, può riaprire con una sua legnata, ma la devia Meret con un gran tuffo alla sua destra, ed è quasi un consiglio all’amico e collega Sirigu, se ancora si illude di infilare i guanti è bene che accetti la Fiorentina. Il Napoli in questa fantastica impresa dimostra che anche il più bravo e purtroppo più discusso alla fine potrà diventare il portiere dello scudetto 2023".